Un bando con le competenze

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In apertura l’edizione 2020 del bando TEM di Invitalia

Tutti pronti per il 9 marzo, data di apertura del bando TEM. Già da diversi giorni si sentiva parlare di questa
tempistica, ma solo con ieri pomeriggio il sito web di Invitalia ha reso note alcune informazioni in più. Solo
questa mattina sono state pubblicate alcune FAQ non del tutto esaustive.
Il bando di per sé è molto interessante: l’obiettivo è quello di supportare processi di internazionalizzazione
anche attraverso sistemi digitali, tramite consulenze specialistiche fornite dai Temporary Export Manager.

Caratteristiche principali della misura

Si rivolge poi alle sole MPI (micro e piccole imprese) del settore manifatturiero (settore ATECO C), che
possono proporsi in forma singola o associata.
Sono cinquanta i milioni che verranno suddivisi tra i soggetti beneficiari sottoforma contributi in regime de
minimis. Attenzione quindi all’eventuale superamento del proprio plafond triennale. Un cinque per cento
della torta è poi riservato alle imprese in possesso del rating di legalità.
Per le micro e piccole imprese il contributo potrà arrivare fino a 20.000 euro, a fronte di un contratto di
consulenza di importo non inferiore, al netto dell’Iva, a 30.000 euro.
Per le reti di impresa invece, il contributo sale fino a 40.000 euro a fronte di un contratto di consulenza di
importo non inferiore, al netto dell’Iva, a 60.000 euro.
E’ inoltre possibile ottenere un contributo aggiuntivo pari a 10.000,00 € se si raggiungono i seguenti risultati
sui volumi di vendita all’estero:
 incremento di almeno il 15% del volume d’affari derivante da operazioni verso paesi esteri
registrato nell’esercizio 2022, rispetto allo stesso volume d’affari registrato nell’esercizio 2021
 incidenza – nell’esercizio 2022 – almeno pari al 6% del volume d’affari derivante da operazioni verso
paesi esteri sul totale del volume d’affari
Ci sono delle indicazioni anche su come definire l’entità del contratto di consulenza: per prima cosa la
durata, che dovrà essere di dodici mesi per le MPI e di ventiquattro per le reti. Occorrerà inoltre indicare il
numero di giornate uomo richieste, tenendo conto che il compenso massimo giornaliero riconoscibili è pare
a 500,00 €.

Tempistiche di adesione

Finora tutto semplice (più o meno): la domanda dovrà essere caricata online nella prima finestra temporale
indicata, ossia dal 9 marzo al 22 marzo 2021. Al contrario di altri bandi, questo costituirà solo un primo
step, che potremmo definire “compilazione”.
Occorrerà infatti procedere al secondo step di “presentazione”, dal 25 marzo al 15 aprile 2021, una sorta di
conferma di quanto già inviato ad Invitalia.
Sarà necessario anche richiedere preventivamente il contributo aggiuntivo. Questo darà luogo a due
ulteriori finestre temporali: se non si è richiesto il contributo dovranno richiedere erogazione del contributo
dal 1 giugno 2022 al 15 giugno 2022; viceversa, dal 2 maggio 2023 al 30 giugno 2024.
Che sia un deterrente di Invitalia per evitare un click day?
Ad ogni modo, le complessità non sono finite, e non riguardano tanto le aziende, ma bensì gli stessi
consulenti che dovranno erogare il servizio.

Le richieste del bando per i professionisti

I TEM devono infatti essere iscritti ad apposito elenco del MISE e non possono considerarsi tali quelle figure
che già vantano tale qualifica. Per quale motivo? Perché per questo bando il TEM non deve essere
competente per i soli ambiti di internazionalizzazione, ma anche e soprattutto per l’ambito digitale.
Deve quindi essere in grado di dimostrare oltre alle proprie competenze ed esperienze pluriennali, anche il
possesso di specifiche certificazioni su temi quali ad esempio e-commerce, IT, sales, utilizzo di social
network.
I TEM interessati possono proporsi sia in qualità di professionisti, sia in qualità di Società di TEM. In questo
caso i requisiti sono leggermente diversi.
Anche per i professionisti l’onere di rispettare delle date: per loro la finestra di iscrizione all’elenco del MISE
è fissata dal 18 marzo al 6 maggio 2021.
Insomma, un bando per nulla semplice, perché il margine di errore e di dimenticanza è dietro l’angolo.
Soprattutto, è il segno della forte necessità di individuare delle figure professionali con competenze
trasversali. Il focus quindi non è esclusivamente posto sul progetto, ma sull’essere certi che figure
imprenditoriali come le micro e le piccole imprese siano adeguatamente seguite.