Formazione industria 4.0 2021: nuovo tax credit

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L’articolo 48 bis del Decreto Sostegni-bis introduce un nuovo tax credit in ambito formazione 4.0.
Le materie sono simili, ma cambiano le caratteristiche dell’agevolazione e il territorio di svolgimento: in questo caso infatti si esce dai confini nazionali.
Per l’operatività della misura occorrerà però attendere un decreto attuativo, previsto per fine ottobre.

Formazione 4.0 2021: come funziona?
Il nuovo tax credit si rivolge a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore in cui operano.
Gli argomenti ammissibili sono gli stessi della Formazione 4.0 ovvero:
L’articolo 48 bis del Decreto Sostegni-bis introduce un nuovo tax credit in ambito formazione 4.0.
Le materie sono simili, ma cambiano le caratteristiche dell’agevolazione e il territorio di svolgimento: in questo caso infatti si esce dai confini nazionali.
Per l’operatività della misura occorrerà però attendere un decreto attuativo, previsto per fine ottobre.

Formazione 4.0 2021: come funziona?
Il nuovo tax credit si rivolge a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore in cui operano.
Gli argomenti ammissibili sono gli stessi della Formazione 4.0 ovvero:
1. big data e analisi dei dati;
2. cloud e fog computing;
3. sicurezza cibernetica;
4. sistemi cyber-fisici;
5. prototipazione rapida;
6. sistemi di visualizzazione e realtà aumentata;
7. robotica avanzata e collaborativa;
8. interfaccia uomo-macchina;
9. manifattura additiva;
10. internet delle cose e delle macchine;
11. integrazione digitale dei processi aziendali.
Formazione 4.0 2021: spese ammissibili
Anche in questo caso, sono ammissibili i costi di personale, relativamente al costo aziendale del dipendente per il periodo in cui è occupato nelle attività di formazione.
Le novità sono le seguenti:
– la formazione deve avvenire attraverso corsi di specializzazione e di perfezionamento
– la durata della formazione non può essere inferiore a sei mesi
– la formazione può svolgersi sia in Italia che all’Estero
Formazione 4.0 2021: entità del credito
A differenza del classico credito formazione 4.0, in questo caso abbiamo una rimodulazione delle aliquote.
E’ infatti prevista un’unica aliquota del 25% su un massimale di spesa di 30 mila euro. Potenzialmente quindi, il tax credit prevede un importo massimo per beneficiario di 7.500,00 €.
Il nuovo credito formazione 4.0 non concorre alla formazione del reddito, né della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive e può essere utilizzato esclusivamente in compensazione.

Abstract dell’articolo: Il Decreto Sostegni-bis introduce un nuovo tax credit in ambito formazione 4.0 del 25%. Cambiano le caratteristiche dell’agevolazione e il territorio di svolgimento: in questo caso infatti si esce dai confini nazionali.
IPCEI cosa sono?

Con il decreto 21 aprile 2021, il Mise è intervenuto a disciplinare i criteri generali operativi del Fondo IPCEI, il fondo volto a sostenere gli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Come funzionano gli IPCEI?
I fondi IPCEI riuniscono conoscenze, competenze, risorse e attori economici europei per uno scopo comune: raggiungere obiettivi di innovazione radicale e di rilevanza tecnologica produttiva di settore.
In fondi infatti si rivolgono sia alle imprese, sia agli organismi di ricerca.
Gli argomenti e gli obiettivi vengono scelti a livello comunitario; in un secondo momento il Ministero pubblica delle specifiche manifestazioni di interesse, a cui gli attori economici possono

Con il decreto 21 aprile 2021, il Mise è intervenuto a disciplinare i criteri generali operativi del Fondo IPCEI, il fondo volto a sostenere gli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Come funzionano gli IPCEI?
I fondi IPCEI riuniscono conoscenze, competenze, risorse e attori economici europei per uno scopo comune: raggiungere obiettivi di innovazione radicale e di rilevanza tecnologica produttiva di settore.
In fondi infatti si rivolgono sia alle imprese, sia agli organismi di ricerca.
Gli argomenti e gli obiettivi vengono scelti a livello comunitario; in un secondo momento il Ministero pubblica delle specifiche manifestazioni di interesse, a cui gli attori economici possono rispondere, proponendo i loro progetti per i quali necessitano di un co-finanziamento.
Le proposte vengono poi selezionate da una serie di esperti in innovazione tecnologica, circa il grado di innovazione industriale e la coerenza con l’obiettivo designato.
I progetti ammissibili al Fondo IPCEI
Possono partecipare i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione di prima applicazione industriale, che prevedano degli importanti risultati rapportati allo stato dell’arte del settore interessato.
Le spese passibili di contributo invece riguardano:
– studi di fattibilità;
– strumenti e attrezzature;
– acquisto/costruzione di fabbricati e infrastrutture;
– materiali, forniture e prodotti analoghi;
– spese per asset immateriali (brevetti);
– spese amministrative e generali;
– spese in conto capitale e operative.
Le agevolazioni spettanti ai progetti IPCEI
Per poter accedere al contributo, occorre prima un’autorizzazione da parte della Commissione Europea.
Inoltre, è bene considerare che i progetti IPCEI richiedono un cofinanziamento da parte del soggetto proponente.
In base alla percentuale di cofinanziamento, il contributo concesso viene calcolato rispetto ai costi e alle spese ammissibili, ed è rappresentata dal cosiddetto deficit di finanziamento.
Gli ultimi IPCEI pubblicati dal MISE hanno riguardato le infrastrutture digitali e servizi cloud e le batterie, microelettronica, idrogeno.

Abstract articolo: IPCEI, come funziona? Con il decreto 21 aprile 2021, il Mise è intervenuto a disciplinare i criteri generali operativi del Fondo IPCEI, il fondo volto a sostenere gli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.