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Come riconoscere un mutuo simulato… da non firmare!

Grazie al contributo dell’Avv. Francesco Cacciola, appartenente al nostro network Consulenti Aziendali d’Italia, esperto di Diritto Bancario, oggi vi parliamo di come riconoscere un mutuo simulato.

Se hai contratto dei debiti con una banca, può capitare che questa ti consigli di contrarre un mutuo ipotecario, per rientrare sulla posizione debitoria.

Se ciò accade, la cosa migliore da fare è … NON FIRMARE!!!

In questo caso, infatti, siamo di fronte ad un mutuo simulato: la banca non eroga il credito al debitore, ma lo trattiene, per estinguere una precedente posizione debitoria.

Non solo! Siccome il mutuo è ipotecario, la banca si assicura una garanzia reale iscrivendo l’ipoteca sugli immobili del cliente.

Ad esempio, poniamo che io abbia 500.000 euro di debito verso la banca Alfa. Per estinguerlo, essa mi propone di accendere un mutuo ipotecario: siccome io contraggo un debito per saldare un altro debito, la banca Alfa non mi consegna il denaro, ma lo lascia in cassa, così considera saldato il debito precedente.

Proprio qui sta l’inganno!

Il contratto ipotecario è un contratto reale: ci deve essere accredito reale dell’importo, cioè la banca deve consegnare fisicamente il denaro (l’oggetto del contratto di mutuo) al mutuatario. Se ciò non accade il contratto che ne deriva è nullo.

Siccome il contratto di mutuo simulato dalla banca Alfa è fittizio (perché non c’è consegna di denaro), non ha valore per mancanza di oggetto (la consegna del denaro)!

Inoltre, il mutuo può essere concesso solo per scopi reali, cioè deve riguardare beni fisici (ad esempio, costruzione di immobili, ristrutturazioni, acquisto di macchinari. il mutuo non può avere uno scopo diverso dall’utilizzo reale della liquidità erogata.

La banca non può concedermi un mutuo di 500.000 euro, con lo scopo dell’acquisto di un capannone, e trattenere la liquidità per chiudere posizioni debitorie precedenti.
Un simile contratto di mutuo è nullo, perché c’è simulazione.

Un’ulteriore aggravante c’è se sulla posizione debitoria esistente, che la banca vuole far chiudere concedendo il mutuo, sono applicati interessi usurari, ossia superiori al tasso legale.

Può accadere, infatti, che gli interessi applicati dalla banca oltrepassino il limite imposto per legge. In questo caso, attraverso l’accertamento negativo del credito, il cliente può richiedere alla banca il rimborso degli interessi illecitamente percepiti.

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Avv. Francesco Cacciola