Perchè lavorare sui contatti deboli

Oggi vi voglio parlare del fattore network, ossia di come l’organizzazione e soprattutto il poter contare su una strategia di gestione dei nostri contatti sia determinante per lo sviluppo futuro dell’attività, sia imprenditoriali, ma soprattutto per lo sviluppo delle attività professionali.

Tutti noi abbiamo dei contatti quotidiani con dei soggetti che sono ripetitivi e che possiamo definire contatti forti. Cioè abbiamo una cerchia ristretta di persone a cui facciamo continuamente riferimento: clienti, fornitori, banche, amici, colleghi, etc appunto la cerchia dei contatti forti.

Attorno a questa cerchia abbiamo altri contatti che vengono definiti deboli; deboli perché c’è una scarsità di rapporti con loro e sono quei contatti che fanno…..

Per continuare a leggere la news vai al link sotto.
http://www.controlloaziendale.it/controllo-aziendale/perche-lavorare-sui-contatti-deboli/

Ecco come il canale digitale spinge il professionista di oggi

La newsletter video la trovi su Youtube al seguente link: http://www.youtube.com/watch?v=23bl8XKpuno
Salve,
sto seguendo in questi giorni un dibattito di marketing e web marketing, che si sta sviluppando soprattutto negli Stati Uniti attorno al concetto di Personal Brand.
Il concetto di Personal Brand è la necessità da parte dei professionisti, ma anche degli imprenditori, di avere una strategia di marketing (in particolare di web marketing), finalizzata alla diffusione, al consolidamento e all’espansione del proprio nome, della propria fama professionale e della propria autorevolezza…
Leggi l’intero articolo al seguente link: http://www.webmarketingitaliano.it/articoli/ecco-come-il-canale-digitale-spinge-il-professionista-di-oggi/

Simone Brancozzi su adnkronos !

Mettiamo qui l’articolo preso da Adnkronos dove, parlano di Simone Brancozzi come consulente web marketing e del consulente aziendale a 360 gradi.
http://www.simonebrancozzi.com/404/
Un consulente aziendale a 360 gradi che si serve del web marketing, utilizzando gli strumenti digitali per rispondere alle esigenze delle aziende. Una nuova figura professionale, che si sta sempre più affermando e che offre ai giovani, cresciuti con le tecnologie più innovative, possibilità d’inserimento nel mondo lavorativo.
A illustrarla a LABITALIA Simone Brancozzi, commercialista, consulente e tutor aziendale da oltre vent’anni, attualmente in un network di 20 professionisti del settore. “Il nuovo commercialista -dice Brancozzi- deve ritornare a fare il consulente aziendale, rispondendo, dunque, alle esigenze delle stesse aziende, perché è l’unico che ha competenza e qualità per farlo. La classifica di tali esigenze vede, innanzitutto, il riuscire a trovare i clienti, cosa che comporta la capacità di dare una consulenza nel campo del marketing e, soprattutto, del web marketing. Sicuramente ci sarà meno bisogno di fiscalisti e -avverte- più bisogno di esperti di web marketing”.
“Il web marketing, infatti, è il futuro: la gente -ricorda Brancozzi- naviga per informarsi, e lo fa tramite tutti i canali a disposizione”. Così, il lavoro dei nuovi consulenti, “in sostanza, consiste nell’intercettare i potenziali clienti che vagano nel mondo digitale, e portarli all’interno di un sito dove poi sono informati e rassicurati, e tramite il quale nasce un rapporto”.
“Si stima -continua Brancozzi- che tra 5 o 6 anni il 90% delle scelte di acquisto avverrà tramite passaparola digitale; la conclusione è che chi non ha una strategia di web marketing sarà costretto a chiudere. Compito del consulente -sottolinea- è far capire queste cose all’imprenditore e fargliele impiantare in azienda”.
La formazione del consulente è, essenzialmente, quella del commercialista, integrata, però, con un’approfondita conoscenza della rete e un aggiornamento continuo. “Bisogna aggiornarsi sui siti, ma anche tramite corsi online, perché il web marketing -aggiunge- è una risorsa importantissima che allargherà il mercato del lavoro, specie ai giovani, i quali, qualora non avessero una formazione sufficiente, attraverso il nostro network verrebbero affiancati dai colleghi più esperti”.
Tornando alla classifica dei bisogni delle aziende, Brancozzi afferma che “altra esigenza dell’imprenditore è quella di avere il controllo dell’azienda”. “A tal proposito noi proponiamo il cruscotto di controllo, che è -spiega- un’applicazione Balanced Scorecard di Kaplan e Norton; un sistema ideato per le Pmi semplice, economico ed efficace che permette di organizzare le informazioni già presenti in azienda e dare dei feedback immediati all’imprenditore, con una frequenza anche giornaliera”.
Il lavoro del consulente aziendale, però, non finisce qua. La rinnovata figura professionale è in grado, infatti, di soddisfare ancora tre esigenze fondamentali delle aziende, come precisa Brancozzi: “Ristrutturare i debiti, guidare l’internazionalizzazione e, infine, il passaggio generazionale”. Il consulente, dunque, dovrà dedicarsi “a questi 5 ambiti, e noi, come network, lo stiamo facendo -aggiunge- erogando servizi in tutte le regioni”.
“Praticamente, i clienti arrivano al nostro sito, s’informano sui nostri servizi di web marketing, cercano il consulente più vicino e -spiega Brancozzi- lo contattano proprio grazie al web marketing. Ma è una risorsa che consente anche a noi di trovare i clienti, ripartire il lavoro, e gestirlo anche tramite videoconferenze”.

Ridisegnare l’azienda in funzione del webmarketing

La newsletter video la trovi su Youtube al seguente link: http://www.youtube.com/watch?v=UqPeaNPwywY

Vi voglio parlare della necessità in cui si troveranno le aziende in funzione del fatto che in futuro i loro ricavi proverranno inevitabilmente da scelte fatte attraverso il sistema digitale, attraverso il web.
Fra cinque sei anni si stima, come sapete, che il 90 per cento delle scelte di acquisto in servizi e prodotti verranno fatte da passaparola digitale.
La gente andrà su internet come sta già andando, per informarsi, e in questa sua attività di informazione inevitabilmente poi effettuerà delle scelte di acquisto.

Che cosa significa questo?

Leggi tutto l’articolo al seguente link: http://www.webmarketingitaliano.it/nuovo-marketing/ridisegnare-lazienda-in-funzione-del-webmarketing/

I tuoi potenziali clienti futuri li catturi con la strategia di web marketing di oggi

L’aspetto dei costi è legato inscindibilmente sull’aspetto della vendita, cioè del marketing, e oggi non si può parlare di marketing se non con riferimento al web marketing.

Ecco qua che io oggi ho proposto a questo signore una consulenza a 360 che riguardasse:
1 l’analisi dei costi che mettesse sotto controllo l’azienda dal punto di vista economico e finanziario proponendo il cruscotto di controllo (https://consulentiaziendaliditalia.it/cruscotto-di-controllo/)
2 lo sviluppo del mercato: una presenza forte sulla rete con un piano di web marketing (https://consulentiaziendaliditalia.it/marketing-e-web-marketing/), iniziare delle trattative per trovare anche altri canali distributivi

Comunque parliamo di una consulenza che andasse sia all’interno della gestione dei costi, ma che andasse anche a toccare il marketing .

Da ultimo, siccome non mancano mai (ormai tutte le aziende hanno problemi di ristrutturazione del debito), delle politiche per cercare di sistemare il debito offrendo il servizio ristrutturazione debito (metti qui il link della pagina consulenti)

Il senso di questa storia è che……

Per leggere l’intera news segui il link
http://www.controlloaziendale.it/altro/newsletter-per-imprenditori-e-professionisti/

In America dicono che senza Cruscotto di Controllo non si può andare avanti in azienda! …in Italia cosa facciamo?

Diversamente dal solito, stavolta ti lasciamo con un breve video spot dagli States, in inglese, sotto c’è la traduzione.

http://www.youtube.com/watch?v=fgV6QIXfBwU

Il video si intitola:
Budgeting e pianificazione: pianificazione dinamica in periodi volatili.

Nel video si mette in evidenza che le aziende in periodi di volatilità come questo reagiscono generalmente in 2 modi:
o negativamente o in modo vigoroso, con fiducia.

La cosa che differenzia questi 2 diversi comportamenti è la pianificazione dinamica:
una pianificazione dinamica corretta aiuta ad affrontare nel verso giusto periodi come questo ed a guidare l’azienda nel migliore dei modi.

Pianificazione dinamica significa:
a)identificare gli elementi cruciali per la vita aziendale
b)avere più informazioni e in modo più accurato
c)integrare queste informazioni nel tuo budgeting e nella tua pianificazione
d)capire e valutare i vari scenari del mercato e come essi possano impattare il tuo business
e)cosa importantissima: portare tutte queste informazioni sulla scrivania degli esecutivi aziendali (i tuoi decision maker, cioè coloro che devono prendere le decisioni), in modo che essi possano prendere le giuste decisioni in tempi breve

Così alla fine della giornata questo determinerà il tuo essere “negativo” o “fiducioso” verso il futuro, garantendoti al contempo la sopravvivenza.

Molto spesso si dice che gli Stati Uniti siano 20 anni avanti. In questo caso possiamo dire che noi quanto meno siamo alla pari, infatti il Nostro Cruscotto di Controllo risponde esattamente a tutti i requisiti e a tutte le domande che il sistema di controllo di aziende dinamiche debbono avere.

In più il nostro Cruscotto ha i requisiti della semplicità, si adatta a tutte le imprese anche micro, è economico, poche decine di euro al mese, ed efficace, riesce a dare informazioni immediate per permettere all’ imprenditore di prendere decisioni immediate.

Per il futuro della tua azienda vai sul sito www.consulentiaziendaliditalia.it, troverai tutti gli strumenti di cui puoi dotarti, tra cui il Cruscotto di Controllo https://consulentiaziendaliditalia.it/cruscotto-di-controllo/, per affrontare al meglio questi momenti di estrema incertezza.

Una Bmw in vetrina sulla pista da scì: questo sì che è permission marketing

La video newsletter la puoi vedere su Youtube al seguente link:
http://www.youtube.com/watch?v=Q0wG3S-j7aE
Ci troviamo in val Badia sul Piz La Ila dove parte la Gran Risa (Dolomiti), per segnalarvi al volo, le ultime novità in tema di marketing.
Qui vedete che la Bmw ha messo dei suoi modelli di auto in una vetrina, in bella mostra, proprio qui sulla pista da sci e altre ne ha messe in altri punti dove passano gli sciatori con gli sci ai piedi.

Seth Godin nel 1999 definì la fine del marketing di interruzione, cioè del marketing che ci disturba: i campanelli di casa, le telefonate a casa, gli spot televisivi… tutto quello che disturba il consumatore è destinato all’insuccesso.

Oggi invece quello che è efficace è il marketing di permissione, cioè far passare il messaggio di ciò che vogliamo comunicare, dobbiamo “COLPIRE” il potenziale cliente in un momento in cui egli è APERTO, DISTESO, SERENO, PRONTO a RECEPIRE: cioè in un momento di vita.
Per leggere l’intera news segui il link: http://www.webmarketingitaliano.it/nuovo-marketing/una-bmw-in-vetrina-sulla-pista-da-sci-questo-si-che-e-permission-marketing/

Un pozzo per Padre Giobbe

Video su Youtube al seguente link: http://www.youtube.com/watch?v=FHccR4pBzpE

C’è un villaggio in Etiopia in cui i bambini, per poter bere l’acqua a scuola, devono portarla da casa, percorrendo 2 ore di strada a piedi con delle bottiglie di plastica appresso in una zona dove c’è una grande siccità da più di tre anni.

Pensando al momento storico-socio-economico che stiamo attraversando tutti noi, quest’anno mi è sembrato naturale pensare ad un regalo che fosse davvero di aiuto e che non fosse il solito regalo di “facciata” (cioè quello che “di solito si fa”).

Quindi quest’anno, anziché regalare i soliti cesti, spumanti, panettoni… ho deciso di regalare 1.000€ per i bambini dell’Etiopia di cui ti parlavo sopra.

Leggi l’articolo completo su: http://www.controlloaziendale.it/news/un-pozzo-per-padre-giobbe/

Ristrutturare il debito aziendale e’ possibile se in futuro si prospetta redditivita’

La newsletter completa la trovi nel video su Youtube al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=zF87dF84NIw&feature=player_embedded

Oggi parliamo di ristrutturazione del debito, o ristrutturazione aziendale.
Questo è un servizio specifico che noi diamo attraverso il network Consulenti Aziendali d’Italia, di cui puoi avere maggiori informazioni sul sito www.consulentiaziendaliditalia.it.

Come già detto più volte la riforma delle legge fallimentare del 2006 rende oggi possibile l’attuazione di alcune strategie che favoriscono il salvataggio delle Aziende: sostanzialmente il favor legis (cioè il favore della legge) viene spostato dai creditori all’azienda, cioè non si tutelano i creditori ma si tutela l’azienda.

infatti sono stati introdotti degli istituti come il piano attestato (ex articolo 67) gli accordi sulla ristrutturazione dei debiti(art.182), i concordati preventivi… e tutta una serie di strategie che aiutano a risolvere la situazione di crisi aziendale, in particolare la crisi finanziaria.

Leggi l’articolo completo al seguente link: http://www.controlloaziendale.it/controllo-aziendale/ristrutturare-il-debito-aziendale-e-possibile-se-in-futuro-si-prospetta-redditivita/

E se sparisse il collegio sindacale?

La newsletter completa la trovi nel video su Youtube al seguente link: http://www.youtube.com/watch?v=VWJvH182O8A

L’argomento di cui vi parlo oggi, purtroppo, è dello stesso tipo degli ultimi miei interventi e prende spunto dalla notizia che, nel decreto sullo sviluppo, ci sarà una radicale revisione della normativa riguardo al collegio dei revisori contabili (collegio sindacale) delle Srl e delle Spa.

Questo bisogna collegarlo inevitabilmente alle mie riflessioni che ormai da 2 mesi sto facendo sul futuro della professione del dottore commercialista, che puoi vedere sul sito www.ilnuovocommercialista.it o se preferisci www.lamortedelcommercialista.it.
Nelle mie previsioni, cioè nella mia vision futura della professione, la parte che riguardava il controllo legale dei conti e la parte che riguardava l’espletamento di incarichi giudiziari, veniva salvaguardata, cioè secondo me c’era un futuro per coloro che lavorano nelle revisioni contabili, nelle procedure concorsuali.

Ma, alla luce di questo ulteriore sviluppo normativo, debbo dire che le mie previsioni erano ottimistiche, nel senso che in futuro anche questa ulteriore fetta di mercato che ci consentiva di tenere in qualche modo elevato l’equilibrio economico dei nostri studi, verrà a mancare, mancando il collegio sindacale.

Leggi l’articolo completo al link: http://www.controlloaziendale.it/controllo-aziendale/e-se-sparisse-il-collegio-sindacale/