Vangelo e managerialità: la pecorella smarrita e il cliente insoddisfatto

Il video della newsletter lo trovi al seguente link: http://www.youtube.com/watch?v=ghaScGZtkSc

Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova?
E’ veramente incredibile come il Vangelo sia una fonte inesauribile di ispirazione per l’imprenditore.

Molto spesso si commette l’imperdonabile errore di usare dei comportamenti diversi a seconda del grado di importanza che diamo al cliente.
Ad esempio se è troppo piccolo o se è interessato a piccole quantità, non gli prestiamo attenzione, non rispondiamo alle sue mail e soprattutto se è insoddisfatto “ Tanto che ci frega ha speso pochi euro che male ci può fare”. E qui casca il somaro per due motivi:

1) nell’era digitale anche una piccola voce nel web può diventare un uragano. Un post negativo può scatenare un passa parola dalla portata devastante per il marketing e per il brand aziendale;

2) molte aziende di successo basano la loro politica di fidelizzazione sulla gestione della contestazione. Se uno di noi acquistasse un bene sapendo che chi ce lo vende è pronto in qualsiasi momento a farsi in quattro per risolverci eventuali problemi, non gli passerebbe mai per la testa di cambiare fornitore anche se magari spende di più. La sicurezza di avere sempre qualcuno che ti risolva i problemi dopo la vendita è impagabile e non ha prezzo.

Quindi lasciamo le 99 pecore e andiamo dietro quella perduta.