Commercialisti addio? Forse no, se rivoluzioni la tua professione – 4 eBook gratuiti in regalo per te!

Leggevo ieri un’intervista sul Corriere della Sera sul futuro di alcune professioni legato alla rivoluzione digitale ed indovinate un po’? ‘Commercialisti addio, resisteranno solo i classici mestieri manuali, come l’idraulico’!

Lo dicono Erik Brynjolfsson e Andrew McAfee, due accademici del MIT di Boston, nel loro ultimo libro ‘The Second Machine Age’, affermando che tra le professioni più a rischio sicuramente ci sono i mestieri intellettuali di livello intermedio basati su modelli replicabili.

I due prendono per esempio i commercialisti ed il software ‘Turbo Tax’, il programma informatico che ti aiuta a compilare le dichiarazioni fiscali, che negli Stati Uniti è ormai popolarissimo ed è stato pubblicizzato in tv anche durante il Superbowl. Un software che costa solamente 39 dollari!

E questa situazione si replicherà sicuramente anche qui in Italia, in un futuro secondo me molto, molto vicino e personalmente, dal 2011, sto denunciando la nostra ‘tragica’ situazione attraverso i miei siti www.ilnuovocommercialista.it e www.lamortedelcommercialista.it

I nostri Ordini fanno come gli struzzi, invece di organizzare convegni sulle prospettive future e sulle occasioni future per la nostra professione continuano ad organizzare convegni sulle tematiche fiscale.

Ma la verità è solamente una: la competenza fiscale non sarà più un vantaggio competitivo: i Fiscalisti e Contabili spariranno!

Mi ritorna in mente il lontano 1986 quando l’Olivetti mise in commercio il M20, che permetteva di fare le contabilità e le dichiarazioni dei redditi. I colleghi più anziani che dicevano “il computer non entrerà mai nel mio studio” sono stati spazzati via e accadrà lo stesso a quanti di noi punteranno tutto sulla specializzazione fiscale e sulle contabilità gestite internamente allo studio.

Ecco perché occorre che il nuovo commercialista del futuro, anche qui in Italia, rivoluzioni il modo di intendere la sua professione, esternalizzando tutte quelle attività a basso valore aggiunto e scarsamente redditizie come appunto la contabilità.

A tal proposito oggi ti voglio regalare il mio nuovo ebook ‘Come esternalizzare per abbattere i costi dello studio’ che puoi scaricare GRATIS compilando il form su www.ilnuovocommercialista.it

In questo mio ultimo ebook approfondisco i temi accennati già sopra, attraverso un excursus nel futuro della contabilità, spiegando come essa verrà inevitabilmente automatizzata, e descrivendo i passi necessari per liberare risorse dello studio, concentrandosi su attività ad alto valore aggiunto e sulla ‘customer satisfaction’.

Capirai come sia ormai fondamentale esternalizzare la contabilità, in che modo farlo e perché sia assolutamente sicuro!

Inoltre se vuoi avere tutte le informazioni dettagliate su questo particolare servizio ti invito a consulatare il seguente link: www.ilnuovocommercialista.it/esternalizzazione-contabilita/

Richiedendo la tua copia dell’ eBook riceverai, sempre gratuitamente, anche gli altri 3 miei eBook dedicati al futuro della nostra professione:

Il Commercialista del Futuro
Web Marketing per Commercialisti
Cruscotto di Controllo

4 interessantissimi eBook che voglio regalare a te che mi segui qui sul web. Richiedili subito compilando il form che trovi su www.ilnuovocommercialista.it/ e buona lettura!

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Il webmaster di casa può danneggiare la tua azienda

A volte ci capita di avere a che fare con quello che chiamiamo “il webmaster di casa”, cioè figure che semplicemente hanno registrato domini, hanno costruiti dei siti internet qua e là e che non hanno un vero e proprio studio dove lavorano a tempo pieno.

Il problema è che in certi casi l’azienda si trova nei guai per colpa di questa situazione, ecco un esempio concreto di cui siamo stai ultimamente testimoni: il webmaster di casa non si accorge che sta scadendo un dominio al quale sono collegate le email aziendali…

La mail aziendale non funziona più (perché è scaduto il servizio), l’azienda chiama il webmaster di casa, ma egli non risponde perché è andato in ferie e non ha nessuno oltre a lui che controlla….

Quindi poi l’azienda DISPERATA chiama noi che gestiamo il sistema di web marketing… e noi poi dobbiamo risolvere il problema sostituendoci al webmaster di casa irrintracciabile, contattando provider, ecc…

Il fatto è che l’azienda oggi deve affidarsi a studi solidi, con varie figure all’interno in grado di far STARE TRANQUILLA la tua azienda anche dal punto di vista informatico (le email devono funzionare sempre).

Se c’è un problema l’azienda deve avere un referente al quale poter telefonare, non può certo aspettare che il webmaster di casa si colleghi ad Internet per poter risolvere il problema…

Se vuoi quindi essere seguito costantemente e professionalmente nel tuo sistema di web marketing hai bisogno di affidarti ad esperti del settore, come noi di www.webmarketingitaliano.it/. Richiedi tutte le informazioni sui nostri servizi compilando il form che trovi sul nostro sito.

Puoi inoltre imparare come creare in pochi passi il tuo sistema base di web marketing, attraverso i nostri eBook, dedicati ai meno esperti, della collana ‘Web Marketing per Imprenditori e Professionisti’, che puoi trovare su Amazon al seguente link: www.amazon.it/s?_encoding=UTF8&field-author=Simone%20Brancozzi&search-alias=digital-text

Trovi inoltre da scaricare gratuitamente gli abstract di tutti questi eBook su www.mioebook.com.

Quello che conta in un sistema di webmarketing sono sempre e solo i risultati!

Ma occorre saper leggere questi risultati e le statistiche che derivano da ogni attività che compone il sistema.

Valutando costantemente i risultati puoi smascherare i famosi ‘millantatori del web marketing’…

Per questo abbiamo creato il CRUSCOTTO DI CONTROLLO DI WEB MARKETING, in un solo colpo d’occhio tutte le attività e i risultati ottenuti dal tuo sistema di web marketing. Guarda questo primo di una serie di video da noi realizzato per capirne la sua importanza http://www.youtube.com/watch?v=DiPuh5e_ybY.

Se vuoi già approfondire l’argomento ed avere informazioni sui nostri servizi di web marketing contattaci gratuitamente su www.webmarketingitaliano.it

Ti consigliamo, inoltre, il nostro eBook su Amazon ‘L’importanza della reportistica nel web marketing’, a SOLI € 2,99, clicca qui per scaricarlo: http://www.amazon.it/Limportanza-reportistica-marketing-imprenditori-professionisti-ebook/dp/B00CHS7EWK

Puoi anche scaricare l’abstract gratuito dell’eBook al seguente link: http://www.mioebook.com/index.php/importanza-della-reportistica-nel-web-marketing/

Trattativa con fornitori: ecco un esempio che tratteremo nel Master per risanatore aziendale, Piacenza, 20-21 Febbraio

Ti sembrerà incredibile ma i veri risanatori riescono con l’esdebitazione a fare anche questo: riuscire a stralciare il 95% dei debiti

Ecco una trattativa per e-mail fatta dal sottoscritto all’interno di una trattativa del 182 bis, questo è solo uno dei tanti esempi concreti (non solo teoria) che affronteremo insieme nel MASTER SULLE SOLUZIONI CRISI, 20-21 Febbraio a Piacenza. Richiedi tutte le informazioni su http://www.soluzionicrisiaziendali.it/master-in-soluzioni-crisi/

Alla fine del MASTER anche tu sarai in grado di affrontare nel modo più opportuno una trattativa e perché no, anche tu riuscirai ad ottenere uno stralcio del 95% in un accordo di ristrutturazione!

In questa trattativa, abbiamo proposto uno stralcio del 95% ad un fornitore rappresentato dal suo consulente.

Dopo una sua prima risposta alquanto perplessa alla nostra proposta, uno scambio di considerazioni via mail con il sottoscritto ha completamente ribaltato la situazione, tanto da indurlo a pensare di accettare la nostra proposta.

Di seguito riportiamo la conversazione che ha prodotto un tale ripensamento…

Consulente del Fornitore:

‘Gent.mo Prof. Brancozzi,

in relazione alla proposta in oggetto mi permetto di sottoporre le mie (personalissime) perplessità in merito al contenuto fattuale della comunicazione ricevuta in data XXX.

Mi permetto con grandissimo rispetto, di segnalare che le informazioni sulla base delle quali dovremmo esprimere la ns. adesione all’accordo di ristrutturazione sono ampiamente incomplete, dato che non conosciamo in alcun modo la posizione patrimoniale del debitore e, soprattutto, l’effettiva consistenza del suo squilibrio economico e finanziario, men che meno le possibilità di riuscita del tentativo negoziale che ci proponete in relazione alla medesima situazione di partenza.

Inoltre, ed è questa senz’altro la questione assai più rilevante (dal mio modesto punto di vista), la percentuale offerta in pagamento (per altro, al di là di un brevissimo cenno, in quali tempi non è esplicitato con chiarezza) è talmente irrisoria e ridicola che, almeno per quanto ci riguarda, non abbiamo nessun tipo di incentivo a supportare il tentativo di composizione extra-procedurale in luogo di una più “trasparente” procedura fallimentare, nell’ambito della quale (certamente con pochissime possibilità di successo, ma del resto non è che si offra ai creditori una grandissima gratificazione per evitarla) gli organi della procedura potrebbero altresì rintracciare – con poteri certamente diversi, rispetto all’asettico ruolo del Tribunale in seno alla procedura di omologa del 182-bis – qualche comportamento non esattamente lineare degli amministratori e, seppur con grandissima difficoltà, tentare di assumere a vantaggio della massa dei creditori delle disponibilità addizionali a quelle esclusivamente interne all’attuale assetto patrimoniale.

Per questi sintetici motivi, che mi auguro potrà comprendere, e nella consapevolezza che il credito da noi vantato non sarà certamente “centrale” ai fini del raggiungimento del necessario quorum (60%), non riteniamo percorribile l’adesione alla proposta così come formulata nella comunicazione in parola.

Mi permetto però di sottolineare come analoga “riflessione” sarà certamente riscontrabile nella maggior parte dei destinatari a cui il “piano” è stato così sommariamente illustrato’

Ecco allora la mia replica:

‘Carissimo Dottor XXX
La ringrazio della sua risposta.

Circa le altre sue perplessità sono senz’altro condivisibili. Tuttavia le ricordo che la strada che abbiamo preso, mi scuso se dal tenore della lettera inviata a lei dal liquidatore questo non è completamente chiaro, è quella di tentare di raggiungere l’accordo ex art. 182 Bis offrendo ai creditori parte dell’affitto d’azienda che si andrà a riscuotere nei prossimi anni.

L’alternativa secondo il mio modesto punto di vista non esiste e si andrà verso il fallimento probabilmente chiesto dallo stesso liquidatore. I dati patrimoniali attuali sono inessenziali ai fini della valutazione sulla convenienza o meno ad aderire, perché l’unica sostanza attiva da mettere a disposizione dei creditori è data dai futuri flussi incassati dall’affitto d’azienda.

Come vede sono perfettamente d’accordo con lei sulla sua valutazione rispetto alla correttezza di “favorire” il fallimento della società senza tentare altre vie come ad esempio il concordato preventivo, nel caso in cui il “tentativo” di raggiungere l’accordo ex art. 182 bis decada.

Tuttavia, Le ricordo una valutazione che lei nella sua mail ha tralasciato che mi permetto nuovamente di sottoporle.

L’accordo ex art. 182 bis attualmente è l’unico strumento giuridico che consente ai creditori di portare “IMMEDIATAMENTE” a perdita fiscale, quindi come costo deducibile dal reddito, la parte stralciata e non riscossa. Inoltre, secondo certa dottrina, a cui anch’io aderisco, è possibile anche operare la rettifica per il recupero dell’Iva non riscossa.

Tali agevolazioni nel caso di fallimento sarebbero possibili solo alla conclusione della procedura (dai 5 ai 10 anni dalla dichiarazione di fallimento).

Le posso inoltre anticipare informalmente che in caso di fallimento, stante la presenza importante di creditori privilegiati, che non rimarrà granché per i chirografari, anche perché eventuali azioni revocatorie o di responsabilità nei confronti degli amministratori non consentiranno al curatore di aumentare l’attivo fallimentare a disposizione dei creditori. Ma questa è la mia semplice opinione, se lo desidererà non avrò nessun problema a confrontarmi con lei attorno all’attuale situazione patrimoniale della società XXX

Ora non sfuggirà al suo acume che aderire all’accordo per ogni creditore, compresa la sua azienda, comporterebbe l’IMMEDIATO incasso, dato dal minor carico fiscale e dall’Iva recuperata, di almeno il 60% del credito che da un punto di vista puramente finanziario (dato che a livello economico si otterrebbero gli stessi benefici dopo la chiusura del fallimento) non è un aspetto trascurabile.

Infatti, al contrario di quanto da lei riferito nella mail, le prime telefonate che ho ricevuto dai creditori, a parte ovviamente il rammarico per la perdita del credito, vanno nella direzione di apprezzare la possibilità offerta dallo stralcio.

Sfortunatamente il Vostro non è il solo debito e quindi, benché importante, posso dirle che purtroppo non è determinante da solo per il raggiungimento del 60% del consenso dei creditori.

Inoltre, personalmente quando lavoro su di un 182 bis il mio obiettivo non è il 60% ma una percentuale il più vicina possibile al 100%, perché per esperienza posso dirle che non ha senso ottenere il consenso del 60% dei creditori su di un piano che poi, per via degli impegni da assumere con il restante 40%, sarà destinato a naufragare.

Quindi capisco le sue valutazioni e lei è ben libero di fare ciò che ritiene più opportuno, ma il mio dovere è quello di tentare fino all’ultimo di trovare il più ampio consenso possibile attorno all’ipotesi di accordo.

Le ricordo inoltre che secondo le disposizioni dell’art. 161 6’ comma, la società XXX ha regolarmente adempiuto agli obblighi informativi per ben tre volte e le situazioni patrimoniali sono disponibili per la loro consultazione tramite semplice visura al registro delle imprese (anche ora mentre sta leggendo) oppure presso la cancelleria fallimentare, quindi la sua esigenza informativa circa la consistenza patrimoniale della società può essere facilmente soddisfatta per le vie formali oppure, ancora meglio, per le vie informali attraverso la mia persona.

Sarò ben lieto di mettermi a sua completa disposizione per ogni chiarimento. Inoltre, il 182 Bis (mi rendo conto che è uno strumento poco conosciuto perché la stragrande maggioranza dei risanatori, a mio avviso sbagliando, non lo valuta neppure fra i possibili strumenti di soluzione delle crisi) non è un concordato preventivo ma un “ACCORDO” fatto di tanti accordi quanti sono i creditori.

L’accordo prevede una trattativa anche al fine di capire bene come, quando e perché si potranno riscuotere i crediti.

La lettera che lei ha ricevuto non è un “diktat” ma solo il primo atto introduttivo di un processo, che passa attraverso una discussione e un’analisi delle singole situazioni. Capirà allora che la lettera è solo l’atto che innesca, con una prima sommaria offerta, tutto il processo che dovrebbe, dopo una trattativa, condurre all’accordo e non può contenere ogni singolo aspetto della questione.

La ringrazio ancora molto della sua risposta e approfitto per augurarle buon lavoro nella speranza di sentirla presto con una posizione più “aperta” rispetto alle situazioni sopra evidenziate.’

Ed infine l’ultima risposta ricevuta dal consulente in cui mi scrive che rifletterà attentamente alla proposta:

‘La ringrazio della puntuale e utile precisazione, prof. Brancozzi.

Ho anche io una modesta esperienza delle operazioni c.d. “meta-procedurali” e conosco abbastanza bene gli Accordi di ristrutturazione.

In ogni caso farò qualche riflessione sugli aspetti da Lei opportunamente sottolineati e prenderò una decisione, a nome dell’azienda, all’inizio della prossima settimana.

Grazie ancora e buon fine settimana.’

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Perché continuano ad arrivarci tantissime richieste di esternalizzazione della contabilità?

In questi giorni siamo tempestati di richieste dal nostro sito www.ilnuovocommercialista.it riguardo al nostro servizio diesternalizzazione della contabilità.

Forse perché tutto ciò che andiamo annunciando già dal lontano 2011 sulla crisi inevitabile degli studi e sulla www.lamortedelcommercialista.it sta effettivamente accadendo?

Forse perché la redditività del servizio di contabilità è diminuita al tal punto da non riuscire più a sorreggere i costi della struttura? Forse perché l’aumento vorticoso della concorrenza ha diminuito i tuoi clienti, sempre meno fidelizzati e sempre più attenti ai prezzi loro offerti?

O ancora, forse perché alcuni commercialisti, che si sono mossi in anticipo rispetto agli altri, ora offrono ai tuoi clienti servizi ad alto valore aggiunto che vanno aldilà della semplice consulenza fiscale e tributaria?

Alla luce di tutte queste considerazioni moltissimi commercialisti si sono accorti, ormai, che il futuro (che è già presente) va in un’altra direzione ed appare inevitabile come si debba cercare di diminuire drasticamente i costi dello studio!

Liberando risorse e tempo potrai dedicarti ad attività e servizi a redditività sicuramente maggiore, come controllo di gestione, risanamento aziendale, web marketing, consulenza finanziaria indipendente. Ma tutto questo potrà accadere solamente nel momento in cui riuscirai ad ottimizzare le risorse dello studio…

Se fai bene i tuoi conti, ti accorgerai che registrare un documento ti costa non meno di 1,50 Euro. Puoi, allora, esternalizzare alla nostra struttura la contabilità delle tue aziende clienti ad un costo di molto inferiore; solo così, pagando un costo variabile certo, potrai ridurre drasticamente il numero dei tuoi dipendenti che si occupa di contabilità ed anche aumentare il numero dei clienti del tuo studio senza nuove assunzioni.

Esternalizzare la tua contabilità è possibile e in assoluta sicurezza e la nostra struttura è in grado di registrare le tue fatture direttamente nel tuo computer!

Richiedici subito una quotazione personalizzata in base all’operatività del tuo studio, compila la form sul sito http://www.libraearies.com/esternalizzazione-contabilita/ e ti contatteremo per fornirti tutte le informazioni, la nostra valutazione ed un nostro preventivo.

Scarica, inoltre, i nostri eBook gratuiti dedicati a te commercialista, ‘Il Commercialista del Futuro’ e ‘Web Marketing per Commercialisti’, vai al seguente link:http://ilnuovocommercialista.it/nuovo/ebook-il-commercialista-del-futuro/

E se vuoi rimanere sempre aggiornato sull’evoluzione della tua professione iscriviti al nostro gruppo LinkedIn ‘Il Commercialista del Futuro’ al seguente link:http://www.linkedin.com/groups/Commercialista-del-Futuro-5164544

Perchè chi lavora in azienda deve diventare un esperto in tema di risanamento?

Per chi lavora in azienda, dipendente o imprenditore che sia, trovarsi alle prese con una crisi è ormai inevitabile. E diviene dunque fondamentale, oltre alle classiche capacità imprenditoriali ed operative, padroneggiare anche tutto quello che c’è da sapere in tema di risanamento aziendale!

In questo 2014 in cui l’onda lunga della crisi coinvolgerà ancora moltissime imprese, non si può più lavorare all’interno di un’azienda senza sapere come gestire ed affrontare una crisi.

Per imparare a farlo continua a leggere su www.soluzionicrisiaziendali.it/master-in-soluzioni-crisi/

Come gestire le trattative con fornitori? Come affrontare una banca facendo leva su ultralegalità, usura e anatocismo? Come predisporre un piano industriale completo per il risanamento dell’azienda?

Nella vita aziendale quotidiana è impossibile non imbattersi in queste problematiche, dovrai, dunque, diventare un vero esperto in un tema che, purtroppo non si può assolutamente improvvisare!

Se sei un’imprenditore pensa alla soddisfazione di poter reagire attivamente alle difficoltà e trovare tu stesso la soluzione più opportuna, senza doverti rivolgere a nessun commercialista o avvocato che sia.
Mentre se sei un dipendente, pensa alla posizione di prestigio che ti troverai a ricoprire, la soluzione della crisi e quindi l’azienda nelle tue mani… Le crisi si possono studiare, anzi. si devono studiare e dall’analisi approfondita delle loro cause, il vero risanatore deve essere in grado di trovare la soluzione giusta.

Con il MASTER IN SOLUZIONI CRISI imparerai ad analizzare la crisi dell’azienda, a classificarla sulla base di 5 livelli, a stabilire per ogni livello quali siano le strategie e gli istituti giuridici da applicare, in SOLI 2 GIORNI diventerai un VERO RISANATORE AZIENDALE!

Imparerai come analizzare la correttezza dei rapporti bancarie come poter sfruttare la presenza di ultralegalità, usura ed anatocismo per prevenire e stoppare le banche!

Imparerai come gestire trattative con fornitori e banche, con enti Previdenziali ed Erario, al fine di ottenere consolidamenti, stralci, dilazioni e nuova finanza.

Imparerai a comprendere quali sono le variabili da valutare nella scelta tra piano di risanamento ex art.67 l.f. o accordo di ristrutturazione ex art 182bis.

Imparerai come predisporre un piano industriale completo di strategia, di piano Marketing, di budget previsionale dello stato patrimoniale e del conto economico e del prospetto di flussi degli incassi e dei pagamenti, come chiedere.

E tutto grazie anche a moltissimi esempi pratici ed a reali case histories tratti dall’applicazione quotidiana di questi strumenti sul campo!

Partecipa allora al MASTER IN SOLUZIONI CRISI – Come ANALIZZARE, GESTIRE e RISOLVERE una crisi aziendale
Piacenza, 20-21 Febbraio 2014 – SOLI 40 POSTI DISPONIBILI!
Scopri subito tutte le informazioni su www.soluzionicrisiaziendali.it/master-in-soluzioni-crisi/.

Il MASTER IN SOLUZIONI CRISI si compone di tre moduli distinti, tutti tenuti dal Prof. Simone Brancozzi, studioso delle crisi ed esperto risanatore aziendale!
MODULO 1 – Analisi e Soluzioni delle Crisi
MODULO 2 – Trattativa con i creditori nella crisi
MODULO 3 – Istituti giuridici per la soluzione della crisi

E se partecipi ad almeno uno di questi tre moduli avrai gratuitamente per te i 5 eBook della collana ‘Gestione e Soluzione della Crisi Aziendale’ scritti dal Prof. Simone Brancozzi.

Che cosa aspetti allora? Non perdere questa grande occasione per diventare un VERO RISANATORE AZIENDALE, richiedi tutte le informazioni, il calendario, il programma dettagliato del MASTER IN SOLUZIONI CRISI su www.soluzionicrisiaziendali.it/master-in-soluzioni-crisi/.

Rimani, inoltre, sempre aggiornato con noi attraverso il nostro gruppo linkedin dedicato alla gestione e soluzione delle crisi aziendali, iscriviti su www.linkedin.com/groups/Soluzione-crisi-aziendali-case-history-4952014