Perche’ chi ha un’attivita’, anche professionale, deve conoscere il webmarketing?

Ecco un video di presentazione di un webinar sul webmarketing:

Nel 2016 il 90% delle scelte di acquisto di beni e servizi proverranno da passa parola digitale.
SE NON HAI UNA STRATEGIA DI WEB MARKETING e soprattutto un SISTEMA di WEB MARKETING alimentato con CONTENUTI adeguati, aggiornati quotidianamente LA TUA AZIENDA o la TUA ATTIVITA’ PROFESSIONALE CHIUDERA’.
Molti dei tuoi concorrenti si stanno dotando di sistemi di web marketing e ti sorpasseranno e si accaparreranno sempre maggiori quote di mercato togliendole a te se non ti aggiornerai.
Tu devi diventare esperto di questa ATTIVITA’ fondamentale per la tua azienda.
I tuoi clienti e i tuoi potenziali clienti sono tutti nella rete digitale. Tu devi andarli a prenderli prima che qualcuno lo faccia al posto tuo !!
QUINDI, se vuoi esistere e resistere con la tua attività, devi imparare il web marketing ecco dove puoi farlo o facilmente e comodamente www.corsiwebinar.it

CHE COSA IMPARERAI CON IL NOSTRO WEBINAR ?
IL WEB MARKETING: fasi, attività e strumenti di primo livello.

• LA RIVOLUZIONE DIGITALE: Informazione e condizione
Nessuno usa Internet per comperare, l’acquisto arriva alla fine di un percorso che inizia con altri scopi: INFORMARSI e CONDIVIDERE. Come intercettare chi si sta informando e portarlo all’interno del tuo sito.
• TRIBU’ E VIRALITA’
La necessità di condivisione insita nel comportamento umano porta le persone ad AGGREGARSI intorno ad INTERESSI COMUNI, come sfruttare la viralità della rete.
• IL WEB MARKETING E’ L’UNICO STRUMENTO CHE RIESCE A RAGGIUNGERE LA TRIBU’, a raggiungere gli strambi, a raggiungere coloro che si stanno informando sui tuoi prodotti, sui tuoi servizi, sulla tua professione.
• STRATEGIA DI WEB MARKETING
Le nove mosse per creare una giusta strategia di web marketing.
• I SOCIAL NETWORKS
Google adwords, Facebook, Twitter, Linkedin, You Tube.
• LANDING PAGE, KILLER MINI SITE
Le fasi operative del web marketing, per fare LEADING cioè INTERCETTARE il POTENZIALE cliente che sis ta informando e spingerlo a contatarci.
• IL COPYWRITING DI PERSUASIONE
Come scrivere pagine web che CONVERTONO le visite in richieste di CONTATTI.
• IL VERO SEGRETO DEL WEB MARKETING:
Per avere risultati bisogna produrre e pubblicare continuamente contenuti nel sistema di web marketing. Imparerai come devono essere i contenuti da pubblicare per aumentare il traffico nel tuo sito.
• DAL CONTATTO AL CONTRATTO
Come creare un CRM efficace che aggiunga la R al tuo contatto e lo faccia diventare un Contratto.

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Insieme al Prof. Simone Brancozzi svolgerai una simulazione di un caso reale dove potrai mettere subito in atto le conoscenze acquistate.

COSA SAPRAI FARE DOPO IL CORSO:

1. Sarai in grado di progettare un sistema di web marketing per la tua attività
2. Sarai in grado di creare campagne di informazione sulla tua attività sfruttando il sistema di web marketing.
3. Sarai in grado di fare contenuti che creino traffico dentro il tuo sito e nei tuoi social network.
4. Riceverai dopo la correzione del CASE HISTORY da te svolta l’attestato di qualifica di
“ ESPERTO IN WEB MARKETING “ rilasciata dal Prof. Simone Brancozzi
5. Sarai in grado di avere nuovi contatti e nuovi clienti per la tua attività senza muoverti dal tuo posto di lavoro, SARANNO I CLIENTI CHE TROVERANNO TE !!

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A CHI SI RIVOLGE QUESTO WEBINAR?

• All’imprenditore che vuol sapere di più su come svolgere attività di web marketing per la sua azienda;.
• Al professionista che necessita di farsi conoscere ed ha scelto l’innovazione della via del web marketing per farlo.
• A chi si avvicina alla materia e vuole le basi tecniche e pratiche.
• Ai responsabili marketing che vogliono approfondire le tematiche in modo operativo.
• Ai consulenti professionisti

Per partecipare quindi non servono particolari requisiti tecnici né specifiche competenze in campo di programmazione o di creazione siti web: www.corsiwebinar.it

Conosci le agevolazioni per imprenditoria giovanile e start-up?

AGEVOLAZIONI PER IMPRENDITORIA GIOVANILE E START-UP

A favore dei giovani imprenditori e delle nuove start-up arrivano aiuti dal Governo e da Invitalia, che finanzia l’avvio di nuove imprese create dagli under 35.

I giovani imprenditori e le nuove start-up beneficeranno a breve di agevolazioni che arrivano grazie a una concomitanza di fattori: da un lato il decreto legge sulle liberalizzazioni, che favorisce le società attivate dagli under 35, e dall’altro lato gli aiuti previsti da Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa) a livello regionale.

Per sostenere l’imprenditoria giovanile, infatti, il dl sulle liberalizzazioni prevede semplificazioni per la costituzione delle nuove imprese: l’ammontare del capitale sociale può essere anche solo di 1 euro e non sono previsti bolli e oneri notarili, ma solo per i giovani imprenditori che non abbiano compiuto 35 anni di età.
Aiuti alle imprese da Invitalia

Invitalia gestisce i principali strumenti finanziari a sostegno delle iniziative di imprenditoria giovanile, soprattutto destinati all’autoimprenditorialità e nell’ambito della produzione di beni e servizi alle imprese, nel settore agricolo e pensati per favorire le cooperative sociali di….leggi l’articolo completo al seguente link:http://www.ettorepaolobonacci.it/conosci-le-agevolazioni-per-imprenditoria-giovanile-e-start-up/

Cosa contraddistingue un vero leader?

Il leader è la persona di riferimento o al comando di un gruppo, il capo.

In una squadra è l’allenatore, in un esercito è il comandante, in un azienda è l’imprenditore.

Il leader è in grado di spingere il team al raggiungimento dell’obiettivo comune adattando la strategia alle mutevoli situazioni.

In una squadra di calcio, un ottimo allenatore è in grado di mutare la strategia – cambiando modulo di gioco o sostituendo un atleta – al fine di garantire l’ottenimento del risultato: la vittoria.

Durante una battaglia, un comandante è in grado di variare la strategia per permettere al suo esercito di ottenere il risultato: la vittoria.

Celebre l’impresa di Annibale, che ricorrendo ad una notevole abilità strategica è riuscito a sconfiggere i Romani modificando il posizionamento delle sue truppe e perpetuando così la supremazia numerica e tattica carpendo il punto….leggi l’articolo completo al seguente link: http://saveriovangi.it/cosa-contraddistingue-un-vero-leader/

Le imprese hanno bisogno di avere liquidità

E’ ormai condivisa, tra gli studiosi e nella business community, l’opinione che la cash policy sia da considerarsi elemento indispensabile per migliorare la flessibilità finanziaria delle imprese. In periodi di crisi, l’esistenza di cash stock tra gli asset di un’impresa può considerarsi non solo fattore rilevante per il sostengo a percorsi di crescita, ma anche, fattore incidente sulla stessa sua sopravvivenza.

Importante è capire quale sia il livello migliore di cash stock nell’ottica di creazione del valore mettendo in relazione la liquidità e performance d’impresa. A tal fine l’accumulo e la gestione delle riserve di liquidità sono attività delicate complesse, poiché comportano la valutazione di numerosi fattori che conducono alla creazione o distruzione del valore. I modelli per la gestione della liquidità evidenziano il ruolo del cash stock nella pianificazione strategica e nella crescita e sviluppo dell’impresa.

E’ sin troppo evidente l’importanza che le imprese e i manager attribuiscono alla liquidità e, conseguentemente, far leva sulle riserve di cash per la normalizzazione o razionalizzazione della gestione operativa dell’impresa e la realizzazione di progetti di crescita e sviluppo. Inoltre la liquidità ha valore segnaletico nei confronti del mercato relativamente alla solvibilità e alla solidità dell’impresa con effetti positivi sul merito di credito. Essa può rappresentare un “tesoretto” utile ad affrontare le conseguenze negative di un periodo di crisi economica e di difficoltà di accesso al credito e d’altro canto può rappresentare uno strumento forse unico per cogliere grandi opportunità altrimenti negate.

Le imprese più colpite dalla crisi finanziaria sono state le nostre PMI, che hanno dovuto far fronte a notevole riduzione della domanda dei propri beni con conseguente riduzione dei margini e quindi minima possibilità di generare autofinanziamento. Così le imprese hanno dovuto sopportare il loro diminuito potere contrattuale con le banche che dal loro canto hanno proceduto ad una razionalizzazione degli impieghi bancari orientandosi verso…..leggi l’articolo completo al seguente link: http://donatobasile.com/le-imprese-hanno-bisogno-di-avere-liquidita/

Recupera i tuoi interessi ultralegali!

COME RECUPERARE GLI INTERESSI ULTRALEGALI ALLA LUCE DELLA SENTENZA N.78 PUBBLICATA IL 05 APRILE 2012?

ANATOCISMO BANCARIO

Salve le cause contro l’anatocismo bancario: la prescrizione del diritto del correntista a contestare l’addebito di interessi su interessi comincia a decorrere dalla data di chiusura del conto e non dalla data in cui viene annotato l’addebito degli interessi. È quanto ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza n. 78, depositata il 5 aprile 2012.

L’ANATOCISMO

COM’ERA
Il termine di prescrizione del diritto a chiedere la restituzione degli interessi anatocistici decorreva dalla data di addebito in conto
Per effetto della norma sarebbero stati azzerati tutti i processi iniziati prima seguendo l’opposto orientamento della Cassazione

COM’E’
Il termine di prescrizione decorre dalla chiusura del conto o dal pagamento solutorio
Sono salvi i processi in corso ed è ancora possibile iniziare il contenzioso

Da oltre un decennio, e precisamente dalla primavera dell’anno 1999, la Corte di Cassazione ha finalmente iniziato a riconoscere il diritto di privati ed imprese ad ottenere l’integrale rimborso di tutti gli oneri illegittimamente addebitati in costanza di rapporto dagli istituti bancari a titolo di interessi anatocistici, interessi ultralegali, commissioni di…..leggi l’articolo completo al seguente link:http://www.giovannasettipani.it/recupre-i-tuoi-interessi-ultralegali/

Le PMI scoprono il Social Media Marketing

Secondo la ricerca “Il SocialMediAbility delle Aziende Italiane: un anno dopo“ promossa dal Master in Social Media Marketing & Web Communication della Scuola di Comunicazione IULM, si osserva un sensibile aumento dell’uso del social per attività di marketing e comunicazione anche da parte delle Pmi.

La percentuale di aziende attive nell’utilizzo dei portali sociali è passata infatti dal 9,8% del 2010 al 43%; una crescita non indifferente che ben evidenzia l’importanza del social 2.0 nel marketing e nella comunicazione anche nelle aziende piccole e medie.

La ricerca si è focalizzata all’interno di alcuni settori economici di riferimento: moda, alimentare, ospitalità, pubblica amministrazione, banche e arredamento. Per ciascun settore sono state prese come riferimento 120 aziende (per un totale quindi di 720 casi) divise per dimensioni (40 grandi, 40 medie e 40 piccole).

Facebook si conferma ancora una volta lo strumento sociale più utilizzato dalle aziende, con una crescita del 100% rispetto alla precedente ricerca. Anche Twitter, LinkedIn e YouTube mostrano segnali di crescita come strumento di marketing e comunicazione, segnando un +20% rispetto….leggi l’articolo completo al seguente link:
http://www.ettorepaolobonacci.it/le-pmi-scoprono-il-social-media-marketing/

IMU, a giugno prima rata con aliquote base

L’acconto IMU di giugno dovrà essere calcolato applicando l’aliquota base, mentre in sede di saldo di dicembre avverrà il conguaglio.

Considerate le difficoltà operative connesse alla circostanza che diversi Comuni non hanno ancora stabilito le aliquote IMU, il Governo ha depositato ieri in Senato un emendamento al Decreto fiscale con il quale si stabilisce che la prima rata dell’IMU, quella dell’acconto del prossimo 18 giugno (50%) debba essere calcolata applicando l’aliquota base del 4‰ per l’abitazione principale e del 7,6‰ per le altre case. Resta ferma l’applicazione delle detrazioni per l’abitazione principale, cioè € 200 come detrazione base più un’ulteriore detrazione di € 50 per ogni figlio convivente di età inferiore a 26 anni.

A dicembre, poi, andrà versata la seconda rata a…..leggi l’articolo completo al seguente link:
http://www.gennarocarotenutocommercialista.it/articoli/imu-a-giugno-prima-rata-con-aliquote-base/

Attenzione, la soppressione del DPS non elimina quasi nessuno degli adempimenti privacy obbligatori

Il “Decreto semplificazioni”, recentemente approvato dal Parlamento, ha soppresso l’obbligo di redazione o aggiornamento del Documento Programmatico sulla Sicurezza (DPS), a decorrere già dalla prossima scadenza del 31 marzo 2012.
È stata eliminata anche la necessità di indicare nella relazione accompagnatoria al bilancio d’esercizio l’adozione o l’aggiornamento del citato D.P.S…

Tale novità non impatta sull’obbligo di adozione delle misure minime di sicurezza previste dal Codice della Privacy (che rimangono in vigore) ma solamente sugli obblighi di rendicontazione annuale dell’adozione delle medesime misure di sicurezza.

Riepiloghiamo di seguito gli adempimenti che restano obbligatori:

la nomina del titolare del trattamento dei dati, che generalmente coincide con la Società, nella persona del suo Legale rappresentante;
la nomina dei responsabili del trattamento dei dati;
la nomina degli incaricati al trattamento dei dati;
la nomina dell’amministratore di sistema
il rilascio di apposita informativa;
la preventiva richiesta del consenso al trattamento dei dati;
la notificazione al Garante della Privacy, quando ricorra l’obbligo;
l’adozione di idonee misure di sicurezza, per garantire che i dati personali vengano custoditi e controllati in modo da ridurre ad un ragionevole margine, il rischio di:
sottrazione, alterazione, perdita degli stessi,
di accesso non autorizzato da parte di terzi,
trattamento di dati non consentito e….leggi l’articolo completo al seguente link:
http://www.marcoansaldicommercialista.it/attenzione-la-soppressione-del-dps-non-elimina-quasi-nessuno-degli-adempimenti-privacy-obbligatori/

Quale deve essere il ruolo del tuo avvocato e del tuo commercialista?

La situazione di crisi aziendale, pone gli imprenditori in una condizione di sconforto che, se protratta nel tempo senza il ricorso a soluzioni efficaci, sfocia inevitabilmente (e nella migliore delle ipotesi) nella chiusura dell’attività.

Il professionista (avvocato o commercialista) incaricato dalla ditta per trovare la migliore soluzione della crisi aziendale, deve preliminarmente guardare la problematica con una visione d’insieme, valutando cioè se, allo stato dell’arte, l’azienda può:
a) continuare la propria attività (lavorando su un efficace piano di ristrutturazione dei debiti)
b) suggerirne la chiusura mettendo in atto tutte le dinamiche idonee a salvaguardare il patrimonio personale dell’imprenditore e dei suoi familiari, laddove questo (come spesso accade) risulti oggetto di garanzie personali
c) pianificandone la riconversione.

Queste sono solo alcune soluzioni che fanno capo alla nozione di “GESTIONE DELLA CRISI AZIENDALE. RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI”, attività questa che oggi sembra poggiare su….leggi l’articolo completo al seguente link:
http://www.marinamilitello.it/quale-deve-essere-il-ruolo-del-tuo-avvocato-e-del-tuo-commercialista/

Ristrutturare i debiti di un’azienda si puo’ ed e’ anche favorito dal nostro ordinamento

La newsletter video la trovi su Youtube al seguente link:http://www.youtube.com/watch?v=x-J3ozQabjw&list=UUqsOOVGjlPxWFB7r7uvhaPg&index=1&feature=plcp

Salve a tutti.
Questa mattina prendo spunto dalle drammatiche notizie diffuse dalla stampa riguardo la crisi che sta coinvolgendo le imprese e in particolare il dato che oggi è stato comunicato di 11.000 fallimenti nell’ultimo anno.
Chiaramente la prima considerazione da fare è che sono a rischio, in questo momento, delle aziende a prescindere dalle capacità imprenditoriali del soggetto che le guida. Questo aspetto poi rende frustante anche la vita quotidiana degli imprenditori che profondono nella loro azienda degli sforzi disumani.
Non sono aziende gestite male oppure gestite dissipando il denaro, con dei consumi smodati, ma sono aziende gestite da persone che da mattina a sera lavorano anche quattordici ore senza lesinare gli sforzi. Per colpa della crisi, del mercato, della restrizione del credito e per colpa dell’allungamento dei tempi di pagamento, a prescindere dalle capacità manageriali, le aziende sono fortemente a rischio.
Io credo che nessuna azienda oggi possa chiamarsi fuori da questa situazione.
Questo è un quadro fosco che nel 2012 andrà forse ad aggravarsi, ma il mio pensiero adesso è rivolto a portare a conoscenza di tutti quanti gli imprenditori che, ormai dal 2006, c’e’ un’importante novità nel nostro ordinamento giuridico: È stato spostato da parte del legislatore, ed è un cambiamento epocale, il favor legis dalla tutela del creditore alla tutela del bene azienda.
L’azienda viene considerato un bene, una universalità di beni mobili piu’ precisamente, che ha un valore sociale in quanto è destinataria di molti interessi, per cui il nostro ordinamento stabilisce: ‘Tuteliamo la continuità dell’azienda anche a scapito dei creditori’.
Se noi riusciamo, quindi, a dimostrare che la nostra azienda si può salvare dopo la ristrutturazione, il nostro ordinamento pone l’interesse aziendale prima di quello dei creditori. Al contrario di quello che avveniva prima dove veniva considerato assolutamente preminente l’interesse dei creditori a scapito anche dell’azienda.
In particolare sono stati introdotti degli istituti giuridici come l’articolo 67 e l’articolo 182 bis della legge fallimentare che consentono, in situazioni anche critiche, potenzialmente di fallimento e di concordato preventivo, di proporre un accordo di ristrutturazione del debito anche con uno stralcio o rateizzazione dei vecchi debiti in maniera tale da configurare una situazione aziendale che abbia un equilibrio finanziario e che possa continuare ad andare avanti.
Noi consulenti aziendali d’Italia che siamo presenti in tutta Italia (vi invito a visitare il sito www.consulentiaziendaliditalia.it) siamo specializzati nell’assistere le imprese in queste situazioni.
Senza nessun impegno, l’imprenditore, ci sottopone la sua condizione, noi la classifichiamo in base a quattro livelli di gravità e, dopo di che, proponiamo una soluzione.
I costi di questa operazione sono assolutamente accettabili, infatti c’è un piccolissimo acconto all’inizio, giusto per partire con l’operazione, e poi tutto il resto verrà pagato solo e soltanto se verrà raggiunto l’obiettivo della ristrutturazione debiti.
Io invito tutti ad essere ottimisti, perché una soluzione c’è, a voler guardare il problema anche da un lato opposto rispetto a quello che si è guardato fino ad oggi e quindi vi invito a confrontarvi con noi per cercare di trovare una soluzione.
Buongiorno a tutti e buona settimana.

Saluti,
Simone Brancozzi