Il margine di contribuzione per addetto. Il KPI che ci misura l’efficienza dei collaboratori

Nel nostro www.cruscottodicontrollo.it (scarica il ebook gratuito dal sito) all’interno dell’area dei processi interni inseriamo come KPA (Area di Performance) l’area della produzione.

All’interno di questa area mettiamo sempre come KPI (indicatore di performance) il margine di contribuzione per addetto, che ha lo scopo di misurare appunto se i nostri dipendenti sono stati efficienti.

L’indicatore è calcolato dividendo il Margine di Contribuzione totale dell’azienda per il numero di ore lavorate. (se vuoi saperne di più sul mdc guarda questo video, clicca qui: http://www.youtube.com/watch?v=6l4cV9S6v_c)

Si avrà cosi un valore che ci dà molte informazioni…

1- Possiamo fare benchmarking raffrontando il nostro valore con quello dei nostri concorrenti. Infatti dai bilanci depositati al registro delle imprese è possibile attingere al margine di contribuzione grezzo (basta rettificare il A-B dei conti economici dei consumi di materie e delle lavorazioni che sono dati che si trovano nella nota integrativa) e dividerlo per il numero di ore annuali lavorate.

Questo dato dovrebbe essere uguale a 205 giorni per 8 ore per il numero di addetti (dato questo facilmente reperibile al registro imprese). In questo modo avremo un termine di paragone di QUANTO gli altri producono e di QUANTO noi siamo lontani dagli standard dei colleghi concorrenti. (E se vuoi saperne di più su cruscotto di controllo scarica il ebook su www.cruscottodicontrollo.it)

2 – Possiamo stabilire se chi ha programmato le ore da impiegare lo ha fatto accuratamente.
Infatti un margine di contribuzione per addetto troppo basso non significa che i nostri collaboratori abbiano dormito o che ci siano stati problemi in produzione, ma può anche significare che abbiamo “CHIAMATO” al lavoro troppo personale rispetto alle esigenze di quel giorno.

E’ possibile modulare il numero di collaboratori impiegati usando le ferie disponibili o addirittura laddove possibile la cassa integrazione guadagni.

3 – Non meno importante ma comunque utile, stabilire quale sia il margine di contribuzione unitario di equilibrio dato dal margine di contribuzione
Quindi questo indicatore semplicissimo diventa INDISPENSABILE per la direzione aziendale perchè con un colpo d’occhio riesce a dare conto di eventi spesso difficilmente misurabili in maniera oggettiva.

Solo un pazzo può gestire l’azienda senza averne il controllo!!!!!

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