[Video] Perché il nuovo commercialista sarà la professione del futuro

Ti sei mai chiesto come sarà il futuro del commercialista? Ti sei mai chiesto quali prove dovrà affrontare?

Non temere, perché il futuro del commercialista sarà radioso. Secondo la nostra vision, davanti ai suoi occhi si dischiudono soltanto incredibili opportunità, legate al mondo dell’impresa. Le aziende, infatti, non hanno più bisogno del commercialista solo per la gestione della contabilità, ma chiedono al proprio professionista di fiducia una serie di nuovi servizi ad alto valore aggiunto.

La condizione per affrontare il futuro senza timore è ricostruire il proprio studio e ristrutturarlo in modo tale da offrire ai propri clienti nuovi servizi ad alto valore aggiunto. La contabilità sarà soltanto uno – non più l’unico – fra i servizi offerti dal commercialista.

Per capire come puoi ristrutturare il tuo studio, clicca subito sul link o sull’immagine in basso: http://www.ilnuovocommercialista.it/future-expo-2015-video-6/

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Tutto pronto per i 19 mln di euro di voucher per l’ internazionalizzazione delle Pmi.

Spazio dedicato alla’ Dott.ssa Esmeralda Trogu, referente del network www.consulentiaziendaliditalia.it per la provincia di Oristano.

Si parte dal 1° settembre 2015 (ore 10.00), le imprese interessate potranno registrarsi tramite la procedura informatica predisposta sul sito mise (www.mise.gov.it).

Dal 15 settembre 2015 (ore 10.00) potranno avviare e completare le fasi di compilazione della domanda.
Le istanze di accesso firmate digitalmente dovranno essere presentate esclusivamente online a partire dal 22 settembre 2015 (ore 10.00) e fino al 2 ottobre 2015 (ore 17.00).

Questo è quanto riportato nella guida Mise dedicata ai voucher per l’internazionalizzazione delle Pmi.
Il Mise procederà all’assegnazione dei voucher secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande e nei limiti delle risorse disponibili, tenuto conto delle riserve e della sussistenza dei requisiti di ammissibilità.

Potranno accedere alle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese costituite in forma di società di capitali, anche in forma cooperativa, e le reti di imprese tra pmi, che abbiano conseguito un fatturato minimo di 500 mila euro in almeno uno degli esercizi dell’ultimo triennio.

Il contributo consiste in un voucher a fondo perduto di 10 mila euro per l’inserimento in azienda di un temporary export manager per almeno sei mesi.

E ricorda, il network di professionisti più grande d’Italia è sempre a tua disposizione per una consulenza privata GRATIS, per analizzare lo stato della tua azienda, per trovare una soluzione alla crisi o semplicemente migliorarne il controllo e la gestione o, ancora, per cercare di aumentare i tuoi clienti, ti basta contattarci su http://www.imprenditoreitaliano.it/consulenze-gratis/

D.L. 83/2015: tutte le ultimissime novità in tema di risanamento aziendale

Lo sapevi che dal 27 Giugno 2015 sono state introdotte, dall’ordinamento, importantissime novità che possono aiutare ancor più l’azienda ad affrontare e risolvere la crisi?

Continua a leggere sotto per scoprirle…

Fra le attività ad alto valore aggiunto che, nei prossimi 3 anni, saranno al centro della nostra professione e porteranno i maggiori guadagni, c’è sicuramente la soluzione delle crisi.

Le principali novità di cui ti accennavo riguardano:
– La ristrutturazione dei debiti solo finanziari;
– Limiti al concordato preventivo;
– Espropriazione di beni oggetto di vincoli d’indisponibilità o di alienazioni a titolo gratuito (trust, fondo patrimoniale, donazioni…);
– Accesso al credito nel corso di una crisi aziendale;
– Pignoramenti immobiliari, accelerazione dei tempi;
– Apertura alla concorrenza nel concordato preventivo, offerte e proposte;
– Operazioni di vendita;
– Deducibilità delle perdite;
– Requisiti per la nomina a curatore.

Al Master Nazionale Soluzioni Crisi Aziendali, 11-12 Settembre al Tag Hotel di Fano, approfondiremo tutti questi nuovi aspetti, oltre alle ultimissime novità sulle anomalie Equitalia e sulle anomalie bancarie.

Discuteremo anche della legge 3/2012, relativa all’esdebitazione dei debitori non fallibili, ti spiegherò come eliminare i debiti per i soggetti non più fallibili.

Se pensi che dovresti almeno informare i tuoi clienti su queste tematiche, NON PUOI ASSOLUTAMENTE MANCARE al mio prossimo evento.

Avrai un’opportunità unica di diventare un VERO RISANATORE AZIENDALE ed aumentare i servizi da offrire ai tuoi clienti.

Il programma completo dell’evento e tutti i maggiori dettagli per poter partecipare ad un’incredibile occasione di formazione, che difficilmente troverai in qualsiasi altro corso in Italia, li trovi cliccando al seguente link: http://www.imprenditoreitaliano.it/master-soluzioni-crisi-915-video-3/

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La riforma della P.A. diventa legge

Spazio dedicato alla’ Dott.ssa Esmeralda Trogu, referente del network www.consulentiaziendaliditalia.it per la provincia di Oristano.

Il premier Matteo Renzi su twitter twitta: “Un altro tassello: approvata la riforma della P.A., #lavoltabuona. Un abbraccio agli amici gufi”

La riforma della P.A. diventa legge.

L’Aula del Senato ha infatti approvato la delega con 145 voti a favore. I contrari sono invece stati 97 e nessun astenuto. A favore hanno votato Ap e Pd. Si sono detti contrari M5s, Fi, Ln, Cri, Sel, Gal ed Ala.

Le prossime tappe sono, dopo la firma del Capo dello Stato, la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma soprattutto si apre la fase di attuazione.

Essendo una legge delega la messa a punto dei decreti legislativi rappresenta un capitolo cardine. Ci sono oltre 15 deleghe a cui seguiranno altrettanti, e forse più, provvedimenti: si va dalla razionalizzazione delle partecipate pubbliche al riordino della dirigenza, dalla digitalizzazione dei servizi al processo contabile, da ltaglio delle prefetture a quello delle camere di commercio.

Ma ci sono delle misure che si possono definire auto-applicative, come la definizione di un meccanismo per il silenzio assenso tra amministrazioni con tempi certi, per cui dopo 30 giorni, massimo 90, in caso di mancata risposta, si intende ottenuto il via libera. Risultano di immediata attuazione anche i limiti all’autotutela, per cui si mettono dei paletti ai poteri dello Stato di intervenire a sua difesa.

– Trasparenza: accesso libero ai documenti e ai dati della pubblica amministrazione
– Digitalizzazione: viene introdotta la carta della cittadinanza digitale. Le bollette di importi irrisori si potranno pagare anche con il credito telefonico.
– Licenziamenti più facili: in caso di azione disciplinare obbligo di portare a termine la pratica, compreso il ricorso alla sanzione più grave.
– Licenziabilità dei vertici: basta incarichi dirigenziali che possano essere ricoperti senza preoccupazione di rimozione. Viene infatti introdotto il criterio della valutazione. Se questa è negativa, due le possibilità: o lasciare l’amministrazione dello Stato, o accettare di passare da un incarico di dirigente a quello di funzionario. Inoltre viene introdotta la revoca o il divieto dell’incarico in settori esposti al rischio corruzione, quando c’è una condanna (anche non definitiva) da parte della Corte dei Conti al risarcimento del danno erariale per condotte dolose.
– Abolito il voto minimo di laurea: con un emendamento presentato dal Pd e votato la notte scorsa, viene abolito il requisito del voto minimo di laurea per partecipare ai pubblici concorsi.
– Lotta all’assenteismo: passano dalle Asl all’Inps le funzioni di controllo sulle malattie.
– Telelavoro e co-working: vengono introdotte per i dipendenti della Pubblica amministrazione delle forme di telelavoro e co-working.
– Fusione del Corpo Forestale con un’altra forza dello stato, come i carabinieri. Si prevede inoltre un riordino di tutte le forze.
– Partecipate: più facile il commissariamento. Drastica riduzione delle camere di commercio.
– Prefetture: stessa sorte delle partecipate. Eliminazione anche degli uffici ridondanti tra ministeri e enti di controllo e garanzia.
– Grandi Opere: semplificate le pratiche burocratiche per i cantieri. Si calcola un dimezzamento dei tempi.
– Numero unico per le emergenze: è il 112 e varrà per tutti i tipi di problema o emergenza.
– Libretto unico dell’auto: con il trasferimento del Pubblico registro automobilistico (Pra), retto dall’Aci, al ministero dei Trasporti, a cui fa capo la Motorizzazione, si creerà un’ unica banca dati per la circolazione e la proprietà, con un solo libretto

Tuttavia anche per le deleghe il governo vorrebbe procedere in tempi brevi. E se la pubblicazione in Gazzetta avverrà presto, si punta a presentare il primo pacchetto di decreti attuativi già al primo Cdm dopo la pausa estiva.
Il premier Matteo Renzi su twitter twitta: “Un altro tassello: approvata la riforma della P.A., #lavoltabuona. Un abbraccio agli amici gufi”

E ricorda, il network di professionisti più grande d’Italia è sempre a tua disposizione per una consulenza privata GRATIS, per analizzare lo stato della tua azienda, per trovare una soluzione alla crisi o semplicemente migliorarne il controllo e la gestione o, ancora, per cercare di aumentare i tuoi clienti, ti basta contattarci su http://www.imprenditoreitaliano.it/consulenze-gratis/

[Video 3] Le 9 fasi per risolvere una crisi aziendale

Al seguente link hai l’accesso diretto al terzo video gratuito della serie Le 9 fasi per risolvere una crisi aziendale’

Nei primi due video abbiamo visto che ogni crisi aziendale, seppur diversa l’un l’altra, può essere risolta seguendo un determinato iter procedurale.

Abbiamo individuato le 9 Fasi di un processo di risanamento aziendale ed abbiamo discusso, finora, delle prime sette fasi

In questo terzo ed ultimo video capirai l’importanza fondamentale di stilare un crono-programma preciso e puntuale, per non essere travolti dalle scadenze dei termini. E ti spiegherò come si compone la fase, forse, più importante, quella dell’avvio delle trattative.

Scopri subito queste ultime due fasi e riguarda i precedenti video, accedi direttamente cliccando sul seguente link o sull’immagine in basso: http://www.imprenditoreitaliano.it/master-soluzioni-crisi-915-video-3/

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Falso in bilancio. Irrilevanti le valutazioni

Spazio dedicato al Dott. Gino Manoni, referente del network www.consulentiaziendaliditalia.it per la provincia di Ancona.

Cassazione Penale, sentenza depositata ieri

La Quinta Sezione Penale della Cassazione, con la sentenza n. 33774/15, si è pronunciata, fra l’altro, in tema di false comunicazioni sociali affermando “l’irrilevanza penale dei fatti derivanti da procedimento valutativo” e ciò per effetto della riforma degli articoli 2621 e 2622 del Codice civile a opera della L. 69 del 2015.

La Suprema Corte ha osservato che la riforma del 2015 ha ripreso la formula utilizzata dal legislatore del 2002 per circoscrivere l’oggetto della condotta attiva dei reati di false comunicazioni sociali, privandola però del riferimento alle valutazioni e provvedendo contestualmente a replicarla anche nella definizione di quello della condotta omissiva, in relazione alla quale il testo previgente faceva invece riferimento alle “informazioni”.

Dunque il riferimento ai “fatti materiali non rispondenti al vero”, senza alcun riferimento alle “valutazioni”, e il dispiegamento della formula citata anche nell’ambito della descrizione della condotta omissiva consente di ritenere ridotto l’ambito di operatività delle due nuove fattispecie di false comunicazioni sociali, con esclusione dei cosiddetti falsi valutativi”.

Come se non bastasse, l’art. 2638 del Codice civile (“Ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità di vigilanza”) continua a punire i medesimi soggetti attivi (“gli amministratori, i direttori generali, i dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, i sindaci, i liquidatori di società”) dei reati di cui agli articoli 2621 e 2622 che, nelle comunicazioni dirette alle autorità pubbliche di vigilanza, “espongono fatti materiali non rispondenti al vero, ancorché oggetto di valutazioni”.

Per gli ermellini, quindi, “il dato testuale e il confronto con la previgente formulazione degli artt. 2621 e 2622, come si è visto in una disarmonia con il diritto penale tributario e con l’art. 2638 cod. civ., sono elementi indicativi della reale volontà legislativa di far venir meno la punibilità dei falsi valutativi, anche se subito dopo la riforma è stato sostenuto come non possa del tutto escludersi che l’eliminazione di qualsiasi espresso riferimento a questi ultimi sia da imputarsi alla ritenuta superfluità di una loro evocazione. Tale tesi si fonda soprattutto sul dichiarato timore di una riduzione della portata operativa della normativa e finisce per fare ricorso soprattutto a una interpretazione sistematica, partendo dall’assunto che le voci di bilancio sono costituite quasi interamente da valutazioni”.

Autore: Redazione Fiscal Focus

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