Idee di Business nel mondo, l’utilizzo dei droni

Spazio dedicato alla’ Dott.ssa Esmeralda Trogu, referente del network www.consulentiaziendaliditalia.it per la provincia di Oristano.

Il Drone, è un aeromobile a pilotaggio remoto comunemente chiamato con la sigla APR, un velivolo privo di conducente che viene pilotato da remoto. L’utilizzo dei droni sta diffondendosi sempre più nel mondo, ed anche nel nostro paese.

Usare un drone, ovviamente, non è semplice, l’ente italiano competente che regolamenta, l’utilizzo dei droni a livello nazionale è l’ENAC, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Il regolamento entrerà in vigore il prossimo 15 settembre 2015, e presenta alcune novità importanti una delle principali, riguarda la possibilità di far volare i droni anche sopra dei centri urbani, ovviamente a condizione che a condurli siano dei piloti regolarmente autorizzati. La nuova normativa prevede semplicemente che l’uso dei droni sia vietato laddove vi siano, nella zona urbana in questione, delle concentrazioni “inusuali” di persone, dunque ad esempio manifestazioni o cortei.

Ne parliamo con un fautore nel settore, il Pilota di aerei Carlo Lancerotto. Milanese di nascita 46 anni con la passione per il volo fin da piccolo.

Sig. Lancerotto, quali sono gli utilizzi dei Droni, che cosa si potrebbe fare?

Alla sua domanda le risposte sono tantissime, i Droni riescono a rivelarsi utilissimi in tantissime circostanze diverse, sia per necessità professionali che puramente ludiche, o per servizi di carattere pubblico. I Droni, rappresentano una soluzione ottima per realizzare dei filmati panoramici: in rete, i video realizzati tramite Droni sono tantissimi e questi filmati permettono di godere di paesaggi di qualsiasi tipo da visuali uniche, impossibili da ottenere con qualsiasi altro strumento e, sono sempre di più, le telecamere che si possono abbinare ai Droni, di conseguenza questo tipo di utilizzo si rivela sempre più diffuso. I droni possono rivelarsi utili per verificare quali siano le condizioni qualitative dell’aria, in Italia sono già staiti usati per verificare le quantità di emissioni inquinanti abbinandolo ad un apposito rilevatore. Molto diffuso, utile e prezioso è il loro impiego in particolari eventi naturali, come ad esempio: inondazioni, frane, alluvioni, incendi, terremoti, eventi vulcanici, o qualsiasi grave e terribile cataclisma. Tramite il loro utilizzo è possibile monitorare in modo sicuro, efficace ed accurato i soccorsi con la dovuta rapidità.

Il monitoraggio del territorio riguarda anche esigenze di natura puramente civile, in Italia, ad esempio, i Droni sono già stati adoperati per smascherare proprietà immobiliari non corrispondenti a quanto dichiarato al catasto, oppure per individuare degli immobili “fantasma”, del tutto sconosciuti alle autorità. Quindi possono rivelarsi, degli strumenti utili anche per contrastare l’evasione fiscale.

All’estero abbiamo dei casi di utilizzo dei Droni?

Ma si certo, in diverse zone degli Stati Uniti, i Droni sono usati nella gestione del traffico, nonché nel settore dell’archeologia, in diverse occasioni si sono rivelati d’ indispensabile importanza per eseguire delle ricostruzioni in 3D anche di siti archeologici piuttosto grandi, come si è fatto ad esempio per Hadrianopolis, in Albania.

A livello pubblicitario l’uso dei droni non è ancora particolarmente comune, ed è pressoché nullo in Italia, tuttavia gli sviluppi potenziali di tale aspetto sono eccezionali, un’azienda di Singapore, rileva tramite droni la geolocalizzazione degli utenti che possiedono la sua App, ovviamente tramite loro consenso, inviando così delle offerte relative agli esercizi commerciali che si trovano nelle loro vicinanze.

E poi abbiamo Amazon con un progetto fantastico, il famosissimo sito web di vendita online il quale ha recentemente ottenuto da FAA, agenzia del dipartimento dei trasporti statunitense, la possibilità di sperimentare l’innovativa modalità di consegna di prodotti attraverso Drone. Si tratta, ovviamente, di un progetto ancora in fase di sperimentazione, ma se dovesse decollare toccherebbe orizzonti davvero immensi, tramite la consegna effettuata con drone, infatti, un prodotto potrebbe raggiungere il domicilio dell’acquirente in appena un’ora dal suo definitivo click di acquisto.

Usare il Drone non ha controindicazione illegali mi parrebbe di capire?

Attenzione c’è da sottolineare che i Droni potrebbero anche essere adoperati in modo illegale, negli Stati Uniti, ad esempio, alcuni criminali hanno pensato di utilizzare questi strumenti per recapitare della droga. Siamo solo agli inizi in un mondo che probabilmente ci metterà ancora un pò di tempo a raggiungere il suo grado di maturazione, ciò che è certo è che nei prossimi anni i Droni avranno sempre migliore autonomia e strumentazioni più professionali e innovative e verranno utilizzati in molteplici ambiti.

Ma lei così preparato non ha pensato ad un business nel settore?

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Donazioni, trust e fondi patrimoniali demoliti dal nuovo DL 83/2015: le banche ringraziano.

Spazio dedicato all’avv. Alessandra Paci, referente del network www.consulentiaziendaliditalia.it per la provincia di Milano.

Un’altra norma a favore degli istituti di credito, gli unici soggetti che nel nostro paese sembrano meritare attenzioni speciali.

Il recente decreto legge n. 83/2015, in vigore dal 27 giugno, contiene, nell’ambito del solito “calderone” di misure eterogenee, anche una particolare disposizione, il nuovo art. 2929 bis del codice civile, che altro non è che una norma in favore delle banche.

Infatti il nuovo articolo consente ai creditori che si ritengano danneggiati da un fondo patrimoniale, da un trust, da una donazione, di poter aggredire subito i beni, immobili e mobili registrati, che erano del debitore senza attendere gli esiti dell’azione revocatoria, e dunque senza dover attendere una sentenza che dichiari l’inefficacia dell’atto dispositivo del bene.

Prima di questa bella novità i creditori che si consideravano lesi da un atto con cui il debitore disponeva del proprio patrimonio, per esempio donandolo a un terzo o costituendo un fondo patrimoniale, dovevano dar corso ad un’azione revocatoria, instaurando un giudizio all’esito del quale l’atto dispositivo poteva essere dichiarato inefficace: solo allora il creditore poteva mettere in esecuzione il bene.

Certo vi sono stati e vi sono casi in cui il debitore compie questi atti per sottrarre il proprio patrimonio ai creditori, che dunque devono giustamente essere messi in condizione di preservare la propria garanzia patrimoniale; ma generalizzare è sbagliato, i fondi patrimoniali, i vincoli di destinazione sul patrimonio, i trust, sono istituti che garantiscono anche la tutela di soggetti deboli e che realizzano valori di rilievo costituzionale.

Ora invece, con assoluta indifferenza circa il rischio di ledere soggetti terzi incolpevoli o in situazioni di fragilità (anziani, disabili, minori), il legislatore stabilisce che il creditore (in pratica la banca!!) possa da subito vendere all’asta per esempio il bene immobile inserito nel fondo patrimoniale, purché disponga di un titolo esecutivo, e purché trascriva il pignoramento entro un anno dalla trascrizione dell’atto che ha costituito il vincolo di indisponibilità sul bene.

Questo significa dare per scontato che tutti gli atti compiuti dal debitore siano stati effettuati in frode dei creditori, e questo significa anche ledere i diritti di difesa del debitore e del terzo che ha ricevuto il bene: infatti costoro anziché godere di un giudizio ordinario e delle garanzie ad esso connesse, potranno ora fare solo opposizione all’esecuzione, entro limiti ristretti e con inversione dell’onere della prova; opposizione, si noti bene, che NON sospende l’esecuzione. Del resto nella la relazione accompagnatoria al decreto ci si augura espressamente che i debitori e i terzi assoggettati all’esecuzione siano del tutto disincentivati a proporre tale rimedio.

Che dire? Un altro piacere ai creditori bancari, che sono in concreto quasi i soli ad intraprendere le azioni revocatorie. Proprio le banche che, in Italia, pretendono in pratica SEMPRE fideiussioni personali da amministratori e soci, con buona pace di uno dei principi cardine delle società di capitali, ossia la netta separazione del patrimonio societario da quello dei soci.

Se poi vogliamo arrabbiarci sul serio, non dimentichiamo che non è raro che gli istituti di credito italiani ottengano decreti ingiuntivi sulla base di anomalie e distorsioni, contando sul fatto che sono pochissimi coloro che “si ribellano” ed fanno causa alla loro banca contestando le somme richieste…
In questo quadro complessivo, lascia particolarmente perplessi questo nuovo art. 2929 bis del codice civile, che suscita in ogni caso non pochi dubbi di costituzionalità.

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[Video] Le 9 fasi per risolvere una crisi aziendale

Al seguente link hai l’accesso diretto al primo video gratuito della serie ‘Le 9 fasi per risolvere una crisi aziendale’

In questo nuova serie di video scoprirai come deve procedere UN VERO RISANATORE AZIENDALE quando si trova a dover risolvere una crisi, ti mostrerò ‘step by step’, tutte le fasi di una ristrutturazione aziendale.

Il risanamento aziendale è un servizio ad altissimo valore aggiunto, perfettamente compatibile con la figura del professionista consulente aziendale.

Io mi dedico a quest’attività da oltre 25 anni e, nonostante ogni crisi abbia una sua personale connotazione, sono riuscito a definire una metodologia e delle fasi ben distinte, da seguire scrupolosamente, che permettono di affrontare e risolvere qualsiasi tipologia di crisi aziendale si presenti dinnanzi al professionista.

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Buon lavoro!

— Simone Brancozzi

[Video 4] Il nuovo commercialista Future EXPO. Come migliorare la qualità del tuo lavoro

Al seguente link hai l’accesso diretto al quarto video gratuito della serie ‘Come sarà il Commercialista del Futuro’

In questo nuovo video ti spiego come migliorare la qualità di vita nel tuo lavoro, facendo quello che più ti piace, avendo clienti più soddisfatti e collaboratori più attivi e propositivi.

Nei video precedenti abbiamo svelato il modo per recuperare tempo e denaro nello studio. Ora scoprirai come utilizzare queste risorse che hai recuperato, un tesoro che devi utilizzare con estrema cura!

Scopri come cliccando sul seguente link o sull’immagine in basso per accedere direttamente al video: http://www.ilnuovocommercialista.it/future-expo-2015-video-4/

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[Video 3] Il nuovo commercialista Future EXPO. Come sarà il commercialista del Futuro

Al seguente link hai l’accesso diretto al terzo video gratuito della serie ‘Come sarà il Commercialista del Futuro’

Con questo nuovo video voglio spiegarti come sarà possibile recuperare tempo e denaro all’interno dello studio, tuo e dei tuoi collaboratori.

Oggi stiamo vivendo un paradosso, stiamo investendo risorse per servizi che vengono percepiti dai nostri clienti come assolutamente inutili.

Chiari esempi sono la contabilità, l’F24, le dichiarazioni dei redditi, servizi che il cliente tende a valorizzare e a voler pagare sempre meno…

Il Commercialista del Futuro dovrà per forza di cosa riorganizzare il proprio studio attorno a questa nuova evoluzione del cliente e in questo video ti svelo come io ed i miei colleghi del network www.consulentiaziendaliditalia.it siamo già riusciti a farlo!

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D.L. 83/2015: come cambia il pignoramento di pensioni e conti correnti

Spazio dedicato all’avv. Alessandra Paci, referente del network www.consulentiaziendaliditalia.it per la provincia di Milano.

Il Decreto Legge n. 83/29015 entrato in vigore dal 27 giugno 2015, contiene importanti modifiche al procedimento esecutivo.

In termini pratici molto rilevante è il nuovo assetto dell’esecuzione presso terzi nell’ipotesi del pignoramento di stipendi e pensioni e del pignoramento di conti correnti o postali.

Già in precedenza era previsto che stipendi, salari, altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego (per esempio il TFR) e pensioni non potessero essere pignorati se non nella misura di un quinto; questo evidentemente per consentire alle persone di sopravvivere nonostante i debiti.

Inoltre l’assegno sociale, ossia quell’importo riconosciuto dall’INPS ai cittadini sopra i 65 anni ed in stato di bisogno economico, era comunque impignorabile, per il suo carattere assistenziale.

Tuttavia nessuna norma prevedeva espressamente che tutte le pensioni (come quelle di anzianità) avessero una soglia di impignorabilità, anche se dopo un’importante sentenza della Corte Costituzionale del 2002 (che ha stabilito l’impignorabilità delle pensioni nella parte necessaria alle esigenze minime di vita), i Tribunali si sono spesso orientati a ritenere pignorabile, nei limiti del quinto, solo la parte della pensione eccedente l’assegno sociale, pur con qualche discrezionalità nell’individuazione dell’importo “intoccabile” dai creditori.

Ora nel nuovo art. 545 c.p.c. viene inserito un nuovo comma (comma 7) che stabilisce che le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell’assegno sociale aumentato della metà (in pratica euro 672,78): questa modifica appare molto opportuna perché chiarisce in modo preciso la parte di reddito pensionistico assolutamente non pignorabile e perché estende il limite a tutte le pensioni o altra indennità pensionistiche.

La precedente normativa presentava inoltre un’altra forte anomalia: qualora pensioni o stipendi fossero confluiti nel conto corrente o postale, erano pignorabili senza alcun limite, in quanto ritenuti una disponibilità liquida fungibile. In poche parole i creditori potevano così tranquillamente aggirare i limiti di pignorabilità posti dalla legge, andando ad aggredire per intero quanto pervenuto su conto corrente, anche trattandosi di pensione sociale o di una esigua pensione di anzianità o di un reddito bassissimo, con evidente palese ingiustizia, dato tra l’altro l’obbligo di legge di far confluire pensioni e stipendi su conto corrente.

La giurisprudenza aveva confermato questa (iniqua) impostazione, e l’unica eccezione riguardava i debiti verso Equitalia, alla quale una recente legge (n. 69/2013) ha espressamente impedito di pignorare presso la banca del debitore l’ultimo emolumento da questi ricevuto.

Finalmente il decreto 83/2015 (inserendo il nuovo comma 8 all’art. 545 c.p.c.) stabilisce che le somme dovute a titolo di stipendi, salari, pensioni, se accreditate su conto bancario o postale, possono essere pignorate, quando l’accredito è avvenuto prima del pignoramento, solo per l’importo eccedente il triplo dell’assegno sociale, mentre quando l’accredito è successivo al pignoramento vigono gli stessi limiti esistenti per il pignoramento presso il datore di lavoro o l’ente previdenziale.

I pignoramenti che violano queste norme sono parzialmente inefficaci, con inefficacia rilevabile dal giudice anche d’ufficio.

Le nuove disposizioni si applicano esclusivamente alle procedure iniziate successivamente alla data di entrata in vigore del decreto legge.

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38 Milioni di Euro per i giovani agricoltori dell’Emilia Romagna

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38 milioni di euro per i giovani agricoltori dell’Emilia Romagna, con il nuovo bando nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020.

Lo scopo è di favorire l’insediamento di nuovi imprenditori agricoli giovani e professionalizzanti, in modo da far sviluppare i loro progetti imprenditoriali.

Dei 38 milioni di fondi, 19 sono quelli disponibili per l’insediamento di nuove imprese agricole, mentre 18,8 sono i milioni destinati agli investimenti per l’ammodernamento aziendale.

Il premio per il primo insediamento aziendale è di 30 mila euro per ogni giovane, ma la cifra può salire fino a 50 mila euro se l’azienda si trova in una zona svantaggiata, mentre il contributo per l’ammodernamento aziendale può arrivare fino al 50% della spesa ammissibile per gli investimenti fatti.

Il bando del Psr in favore dei giovani agricoltori è destinato esclusivamente agli under 40.

Le domande potranno essere presentate dal 15 settembre al 16 novembre 2015.

Esclusivamente per chi compie 40 anni prima del 15 settembre 2015 o per chi, a tale data, sarà insediato da 12 mesi o più, c’è la possibilità di presentare già dal 11 luglio una domanda semplificata, che nel periodo di apertura ordinario andrà poi perfezionata sul sistema operativo di Agrea.

Tra i criteri di priorità per la concessione dei premi c’è naturalmente l’insediamento in zone con vincoli naturali o il possesso di un titolo di studio ad indirizzo agricolo.

Saranno ammissibili al contributo le spese sostenute per investimenti realizzati sul territorio, dalla costruzione/ristrutturazione di immobili produttivi ai miglioramenti fondiari, fino a nuovi macchinari e attrezzature funzionali al processo innovativo aziendale.

Oltre a questo sono ammessi nuovi impianti di lavorazione o trasformazione dei prodotti aziendali e investimenti funzionali alla vendita diretta delle produzioni aziendali, oltre alle spese per programmi informatici, acquisizione di brevetti o licenze.

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[Video Case History]: soluzione di una crisi con l’articolo 67 l.f.

Nella ‪videoformazione gratuita‬ di questa settimana affronto un case history reale, una mia esperienza diretta in cui sono riuscito a risanare una crisi aziendale grazie al ricorso ad un piano attestato ex art. 67 l.f.

Guardando questo video capirai che, alla luce delle novità introdotte dall’ordinamento nell’ultimo periodo, il piano attestato è diventato uno strumento giuridico di grandissima efficacia in materia di risanamento aziendale.

Scopri subito il perchè guardando il video al seguente link o cliccando sull’immagine qui in basso: http://www.imprenditoreitaliano.it/soluzioni-crisi-aziendali/videoformazione/

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Buon Lavoro

— Simone Brancozzi